Dieci anni, 6 dischi, un'idea di musica che si è evoluta nel tempo: dalle reinterpretazioni (spesso geniali) dei primi album agli originali degli ultimi, dall'essenzialità del duo voce - contrabbasso all'aggiunta di altri strumenti; oggi, con “Banda larga”, arriva addirittura tutta un'orchestra, quella da camera delle Marche, con la direzione e gli arrangiamenti di Daniele Di Gregorio, eminenza grigia dell'ultima produzione di Paolo Conte. Tra i brani, spesso introdotti da preludi strumentali, spiccano “Le cose” di Francesco Bianconi (Baustelle), “Qui tra poco pioverà” di Pacifico, una cover di “Les Tam-Tam du Paradis” e “Des ronds dans l'eau”, per il mercato francese che da sempre li ha eletti a propri beniamini. Ma se c'è un disco che meriterebbe il trionfo in patria è proprio questo. (Danilo Di Termini)