Chiara Ragnini possiede la sempre più rara capacità di trasformare in un bene prezioso ciò di cui si occupa. Era successo qualche anno fa, quando aprì quel portale web GenovaTune che, ben presto, divenne un punto di riferimento per tutti i musicisti in Liguria. Ci riesce anche adesso, con il disco "Il Giardino di Rose", che la vede esprimersi con quello che più le compete: voce e chitarra acustica. Dieci perle, inanellate l'una dietro all'altra, per farla diventare una cantautrice sempre più matura e degna di altri palcoscenici. Genovese di origini, si è trasferita nell'estremo ponente, respirando aria nuova che le ha fatto un gran bene. Il suo nome inizia a girare, e sono arrivate interessanti collaborazioni: per "Il Giardino di Rose", ecco Sandro Vignolo (ex Delirium e Giorgia). Giorgia, per l'appunto: l'artista che, oggi come oggi, Chiara Ragnini fa di più venire in mente. Liriche delicate, una voce che conquista. Da sentire più volte "Quello che ho", "Ogni mia poesia" e "Acqua da bere". (Alberto Bruzzone)
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