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Sanremo 2024 Sanremo 2024

sanremo24Sanremo 2024 – Prima Serata

E' di nuovo Febbraio, è di nuovo Sanremo! Per l'ultima edizione da lui condotta e artisticamente diretta Amadeus ha deciso di sfidare il nostro limite di sopportazione portando a TRENTA il numero dei cantanti in gara (ha soppresso i giovani, che tanto non gliene fregava un tubo a nessuno) e di farli cantare TUTTI E TRENTA nella prima serata.
Sarà che sono febbricitante, ma ne sono uscito decisamente confuso e malconcio.
Partiamo dal contorno, abbondante come sempre nonostante la quantità imbarazzante di carne al fuoco.
La conduzione:
Sarà che ormai sono preda della Sindrome di Stoccolma, ma sto cominciando ad abituarmi allo stile di Amadeus. Certo, ride sempre, ha il vizio di far rientrare dalla finestra artisti non più in gara e le sue imposture (vedi il teatrino con Ibrahimovic) sono più scoperte di quelle di Mastro Pippo, ma qualcosa mi dice che in futuro potrebbe toccarci addirittura di peggio. Sbaglierò.
Co-conduce Marco Mengoni, che apre la serata con un monologo imbarazzante tipo recita di Natale nel quale a tratti sembra il Maratoneta. Si riprenderà alla grande nel corso della serata, dimostrando un discreto grado di spigliatezza e di ironia. Da tagliare lo sketch di lui con l'impermeabile e i mille rimedi stile Ispettore Gadget che sembrava scritto da Fiorello in persona e censurabili molti dei vestiti che ha sfoggiato (si va dalla maglietta di catene a una roba tipo decorazione natalizia di panno rosso, passando per gonna di pelle alla Mahmood) ma le parti cantate convincevano (il medley stile musical troppo lungo, dai) e alla fine lo promuovo.
Compaiono con brevi flash Ibrahimovic, la sciatrice Federica Brignone e la mamma di quel povero cristo che hanno ammazzato per un motorino a Napoli.
Fiorello ci ammorba meno del solito (balletto in esterna con striscione 'Ama pensati libero – E' l'ultimo' e poco altro, tra cui un'ESILARANTE imitazione di Ethan dei Maneskin) e sembra uscito da Ocean 11.


Ospiti Musicali:
come se non bastassero i mille cantanti in gara abbiamo anche due rapper (più Mengoni) ad allungare il brodo: il simpaticissimo Lazza che canta la solita 'Cenere' in esterna in un tripudio di autotune e Tedua con la sua Divina Commedia dalla Costa Smeralda. Entrambi evitabilissimi. A un certo punto spunta uno spot ENI con Virginia Raffaele che spiega, Malika Ayane che canta una cosa e un tamburino rotante tipo Tommy Lee dei Motley Crue volteggia. C'è pure un tributo a Toto Cutugno, accompagnato post mortem dall'orchestra di Sanremo.
I Cantanti in Gara:
raga, ve lo devo confessare: quest'anno avevo aspettative basse...e non sono rimasto deluso. Belin, non me ne piace una. E sì che la scelta è ampia.
Andiamo per ordine:
1) CLARA: 'Diamanti Grezzi'
Ha vinto Sanremo Giovani, è giovane e carina, è nel cast di Mare Fuori (che non ho mai visto, quindi non so dire se giochi a suo favore o meno) è vestita con un vestito di foggia bizzarra dai riflessi color orca assassina. Il pezzo è una roba unza unza che potrebbe cantare tipo Elodie o simili. Lei è intonata. Non c'è molto altro da dire.
2) SANGIOVANNI: 'Finiscimi'
Tremendo, in vestito bianco doppio petto di quattro taglie più grande. Sembra uno che fa la prima comunione con i vestiti dei fratelli maggiori riadattati a cazzo. Il pezzo è una nenia. Finitelo.
3) FIORELLA MANNOIA: 'Mariposa'
Non dedicata a un negozio di dischi, come si poteva pensare, ma una roba vagamente etnica anni '90 in cui le donne sono questo, questo e anche quest'altro. Ragionevolmente in forma, con vestito di pizzo bianco e piedi nudi. Il suo lo fa anche, ma il pezzo sa un po' di vecchio. Vedremo.
4) LA SAD: 'Autodistruttivo'
Avevo grandi aspettative per questi nuovi idoli del Codacons, ma sono rimasto tristemente scottato. Visto che i loro pezzi di solito parlano di droga, sesso e suicidi hanno tolto i primi due e si sono giocati la carta dell'impegno con la sponsorizzazione del Telefono Amico. Pezzo scritto in parte dal tipo dei Pinguini Tattici Nucleari, look importante con il facehugger di Alien che ha sbagliato mira (forse confuso dai tatuaggi) e i soliti capelli multicolori. Fuori tempo e un po' afoni, ma quello era da aspettarsi. Magari mi stupiranno nelle prossime serate.
5) IRAMA: 'Tu No'
Abbandonato il look da Elfo delle edizioni precedenti, sfoggia una mise total black con braghe di pelle. Sembra un po' un incrocio tra Ciardelli/DJ Francesco e Bon Jovi anni '90 o simili. Il brano è uno dei suoi soliti, con parti bofonchiate ('Quando non c'eri...) e altre a voce spiegata. Boh.
6) GHALI: 'Casa Mia'
Vestito orrendo tipo pigiama azzurro coi brillini. Lui è simpa, e il pezzo a sorpresa mi piace. Strofa rap, ritornello disco. C'è anche un alieno in sala!
7) NEGRAMARO: 'Ricominciamo tutto'
Il grande ritorno dei Negramaro: tutti in nero con sciarpette e mossette solite. Sangiorgi canta con il suo stile inimitabile (immaginate un tipo che fa jodel con le adenoidi infiammate mentre uno lo scuote molto forte) e la canzone sembra uno scarto di Dalla che a un certo punto con un countdown visibile diventa uno scarto degli U2. 'Eravamo una canzone di Battisti all'alba, anche senza bionde trecce'. Contenti voi...
8) ANNALISA: 'Sinceramente'
Dopo il grande successo di 'Mon Amour' c'era grande attesa per la sesta (!!!) esibizione sanremese di Annalisa. Lei è molto bella e molto intonata ed ha dimenticato la gonna a casa (può capitare) ma il pezzo è una roba unza unza classica che ha il suo unico hook nel quando-quando-quando-quando che spacca un po' le balle alla terza volta che lo fa. Magari invece poi...
9) MAHMOOD: 'Tuta Gold'
Torna con una canzone molto meno lineare di 'Soldi' o 'Brividi', tutta modulata al suo consueto modo da muezzin. Non si capisce un tubo (in realtà la sto sentendo in cuffia e ha cantato molto meglio di quanto mi sembrasse) e l'unica cosa che rimane in mente è 'Cinque Cellulari nella Tuta Gold, Baby non richiamerò – tuu tuu'. Che fa anche un po' 'I'm Popeye the Sailor Man'. La cosa che stupisce però è altra. Tralasciando il fatto che abbia delle braghe di pelle larghissime e una cacciatora rubata a Luigi Country, sembra proprio un'altra persona. Più chiara la pelle, capelli alla Gabriel Garko...non è che l'hanno sostituito in corsa tipo Paul McCartney? MID?
10) DIODATO: 'Ti Muovi'
Look drammatico (tutto in bianco, con dolcevita triste, baffetti da sparviero e capello tipo ospedale psichiatrico) che lo fa sembrare un incrocio tra Paul Simon, Rovazzi e Sethu (vedi penultimo Sanremo). Il brano è la sua solita cosa melodica, piacevole e ben cantata ma un po' incolore.
11) LOREDANA BERTE': 'Pazza'
Capelli blu, grembiule tipo asilo con mini tutù e gambe di fuori. A sorpresa il pezzo strizza l'occhio alle sue cose di fine anni '70 ed è molto carino. Lo canta maluccio, ma non si può pretendere di più. 'Io cammino nella jungla/con gli stivaletti a punta/e ballo sulle vipere'.
12) GEOLIER: 'I p'me, tu p' te'
Canzone neomelodica napoletana + autotune. Cosa volete di più? Occhiali fumè, baffetti, canotta e giacca nera coi brillini. La cosa triste è che in gara c'era anche di peggio.
13) ALESSANDRA AMOROSO: 'Fino a qui'
Ha un vestito nero lungo con guanti sino al gomito che le dona molto. Per la sua prima volta in gara decide di non urlare come un'aquila che vende pesci al mercato delle aquile e il brano ne guadagna parecchio. Sembra sempre che abbia una lisca incastrata in gola, ma accontentiamoci dei progressi fatti.
14) THE KOLORS: 'Un ragazzo, una ragazza'
Dopo essere tornati in auge con il successo di 'Italo Disco' ci riprovano con una roba simile, ma con un tocco di anni '70 in più. Stash Fiordispino (capello alla Elvis/Ritchie Valens e tatuaggio di Aladdin Sane in bella vista) è l'unico inquadrato, gruppo o non gruppo. Peccato, perché il batterista sfoggiava un look da fare invidia ai Turbonegro.
15) ANGELINA MANGO: 'La Noia'
Figlia d'arte, reduce dal tormentone estivo. Questa l'ha scritta con Madame ed è una cosa danzereccia non disprezzabile, abbastanza mossa come ritmica vocale. Si esibisce con un vestito assurdo color giardino dell'eden e mega zeppe. 'E' la cumbia della noia, to-tàl!'
16) IL VOLO: 'Capolavoro'
Son diventati tutti magrissimi, in nero che sfina. Surprise: il pezzo non è la solita pompa lirica. Certo, è una pompa uguale, ma somiglia più a un pezzo dei Pooh che a un'aria d'opera. Quello col kimono ora ha pure il raschio nella voce. Dove finiremo di questo passo?
17) BIG MAMA: 'La rabbia non ti basta'
Già vista l'anno scorso in coppia con Elodie nella serata dei duetti. Se prima era vestita con una roba agghiacciante di latex tipo Daffyd di Little Britain, stasera ha una mise vagamente burlesque, con capello incollato anni '20 e unghie rapaci. La canzone è una cosa dance proprio alla Elodie e non sa di granché.
18) RICCHI E POVERI: 'Ma non tutta la vita'
Disastro. Rimasti in due dopo la morte di Franco arrivano uniti da un fiocco rosso gigante e propongono un pezzo che andrebbe bene per la programmazione di Radio Zeta o simili. Angelo somiglia misteriosamente a Ric di Ric e Gian. Deprimenti.
19) EMMA: 'Apnea'
L'amica e rivale della Amoroso invece di Sanremo ne ha già fatti (e uno lo ha pure vinto). Tutta in nero (ha scurito anche i capelli) anche lei decide di non urlare a stecca come al solito. Meno male. Il brano somiglia vagamente a 'Su di noi' di Pupo ed è simpatico (cosa che non credo di aver mai detto di un pezzo di Emma).
20) RENGA e NEK
Arrivano blaterando di calcio (materia di primario interesse presso i clienti e i gestori di Disco Club) alternando Inter (Renga) e Sassuolo (Nek). Sono invecchiati entrambi, ma quello messo peggio è Renga, ingobbito in un vestito mattone tipo 'Romanzo Criminale' che non gli dona affatto. Nek è in blu e il contrasto fa schifo. La canzone non è molto meglio.
21) MR.RAIN: 'Due Altalene'
Dopo l'inspiegabile successo di quella palla mostruosa col coro di bambini dell'anno scorso ci riprova, con due altalene sul palco e un vestito color melanzana. A me non è piaciuta, ma non era piaciuta manco quella di prima ed ha sbancato. Quindi...
22) BNKER44: 'Governo Punk'
Sono mille, vestiti tipo videogioco (c'è anche un cosplayer di Kurt Cobain). Sembrano una versione ancora più giovanilistica di roba tipo Lo Stato Sociale. Il tipo vestito di nero mi sembra proprio che non faccia niente. Ma magari mi sbaglio ed è quello che scrive. Mah
23) GAZZELLE: 'Tutto qui'
Occhiali neri, felpa con cappuccio, pettinatura alla fratelli Gallagher. Bofonchia una roba che sembra la versione indie di Cremonini. Non sono impressionato.
24) DARGEN D'AMICO: 'Onda Alta'
Arriva con smoking coperto di orsacchiotti ironizzando sull'orario e se ne va parlando dei bambini in guerra. Dopo il successo di 'Dove si Balla' si presenta con un altro pezzo dance più veloce, più incasinato e con un messaggio più serio.
25) ROSE VILLAIN: 'Click Boom'
Strofa cantata lenta e ritornello rappato dance. Speravo meglio, francamente. Vestito color cartoline illustrate compostate, capelli blu petrolio, stivali dei Rockets. 'Senti il mio cuore, fa così: boom boom boom/corro da te sulla mia vroom vroom vroom'. Poesia.
26) SANTI FRANCESI: 'L'amore in bocca'
Mai coperti (vengono da X-Factor, li conoscerà Andrea), ma quello che canta ha un potenziale da rockstar molto elevato. Magrissimo, guanti di pelle da serial killer e una voce non male. L'altro che non inquadrano mai ha un che di Tananai mischiato a un mimo new wave. E il nome effettivamente è fighissimo. Il pezzo molto meno.
27) FRED DE PALMA: 'Il cielo non ci vuole'
Salutato (un po' come tutti i partecipanti sotto i 60 anni) come il re dei tormentoni, uno che ha battuto tutti i record con miliardi di streaming e dischi di platino a bomba. Vi confesso che non afferro del tutto i motivi di questo successo clamoroso. Esteticamente sembra una specie di incrocio tra Mr.Rain e Aiello (ricordate?) con una palma tatuata in faccia e un vestito nero con spalline e bizzarri tasconi sulle braghe.
28) MANINNI: 'Spettacolare'
Ha fatto Amici, ha fatto Sanremo Giovani...e io non lo avevo mai sentito nominare. Vaga somiglianza con Baccini (!), look total black, pezzo anonimo. 'Hai imparato a cadere con stile/Come fanno i campioni di Muay Thai'
29) ALFA: 'Vai!'
Sembra che abbia 15 anni (credo ne abbia una ventina o giù di lì), ha un look da rivedere (jeans e maglietta) ma la canzone è carina. La chitarra classica e il fischio fanno un po' spaghetti western/Bonnie & Clyde. Alla fine regala il mazzo di fiori a una dell'orchestra ceffando due volte strumento (violino, violoncello...ma era un contrabbasso!). Ah, la gioventù!
30) IL TRE: 'Fragili'
Tatuatissimo e vestito di jeans neri scrostati chiude la kermesse più lunga del mondo con uno dei suoi pezzi con strofe rappate veloci e ritornelli melodici. E' bravo, but not my cup of tea.
Ed è finalmente finita! Stasera votava la sala stampa e basta (ricordate che ogni anno cambia il regolamento, no?) e ci hanno dato solo i primi 5 classificati. Un po' a sorpresa sono questi:
1) LOREDANA BERTE'
2) ANGELINA MANGO
3) ANNALISA
4) DIODATO
5) MAHMOOD
Ora prendo una Tachipirina e vado a letto, che tra un po' è mattina.
P.S: vi propongo un gioco: posseggo cd (in casa, non in negozio) di 4 degli artisti in gara. Indovinate quali sono?

Ciao a tutti, rieccoci con la cronaca della seconda serata!
Ma prima la soluzione del quiz di ieri: i quattro artisti in gara dei quali possiedo almeno un disco sono
• LOREDANA BERTE' (ho quasi tutto, tranne gli ultimi tre o quattro che mi mettevano un po' tristezza)
• I RICCHI e POVERI (tre o quattro antologie più qualche disco matto tipo 'Cocco Bello Africa')
• LA SAD (l'unico album che hanno fatto)
• ROSE VILLAIN (l'unico album ecc. ecc. con libro di poesie allegato. Quest'ultimo ovviamente è un capolavoro della letteratura internazionale)
Questo per farvi notare che la mia collezione di brutture non comprende solo classici di dubbio gusto, ma anche puttanat...ehm, estrosi artisti contemporanei.
Gli unici ad aver indovinato sono Lorenzo e Francesca Bozzo, che saluto con affetto.
Ora che ho finito di vantarmi passiamo alla cronaca vera e propria.
Ospiti e cantanti esterni, e siparietti vari:
la co-conduttrice di stasera era Giorgia, vecchia conoscenza di Sanremo che ha interpretato 'Come Saprei' + un medley di robe sue classiche e si è prestata a un momento mega cringe con Amadeus sulle audiocassette (una che ha fatto vedere però sembrava 'One Lord, One Faith...' di Aretha Franklin, quindi me ne sto). Canta sempre bene, anche se forse ha perso qualcosa sulle note basse. Oppure sono io che ho perso l'udito, il che è più probabile.
Abbiamo poi, in ordine di apparizione:
- Presentazione della mascotte delle olimpiadi invernali
- Momento lacrimevole con Giovanni Allevi che dopo la malattia torna a esibirsi. Il sospetto dello sciacallaggio mascherato da omaggio c'è sempre in questi casi e presentarlo come filosofo mi è sembrato un tantinello esagerato. Mi era difficile sopportarlo prima della malattia e la mia opinione purtroppo non è cambiata. Auguri di veloce guarigione e di futuri trionfi, in ogni caso.
- L'Orchestra Mirko Casadei e i Santa Balera interpretano Romagna Mia in occasione dei 70 anni del brano. No comment.
- Rosa Chemical canta in esterno con band di sole donne una versione rock di 'Made in Italy'
- Il momento più incomprensibile del Festival: arriva John Travolta, accenna (a dir tanto) due passi de 'La Febbre del Sabato Sera', 'Grease' e 'Pulp Fiction' in coppia con Amadeus. Poi esce, e Fiorello gli fa ballare il Ballo del Qua Qua. Fine. Quanto possa essere costata questa farsa non oso nemmeno immaginarlo.
- Dalla solita nave della dance estrema abbiamo Bob Sinclair e il suo medley ballereccio.
- Il cast di Mare Fuori contro il Femminicidio.
- Leo Gassman fa l'imitazione di Califano

La gara:
Stasera si sono esibiti solo 15 artisti, ma la novità di quest'anno è che venivano presentati da un altro cantante che si sarebbe esibito domani. Messa così è confusa, ma in realtà vuol dire semplicemente che i cantanti in gara li presenta un altro, che però non canta.
Nessuna sostanziale novità né negli outfit (quest'anno va un casino il nero integrale, con trasparenze o meno) né nelle performance degli artisti, con qualche minima eccezione che vado ad elencare.
- La Sad si presentano vestiti in smoking con la loro faccia dipinta dietro e i capelli lisciati a presentare Renga e Nek.
- Alfa continua a tacchinare la violinista/violoncellista che invece suona il contrabbasso. Entra con una scopa, in omaggio al Fantasanremo.
- Dargen D'Amico canta con una giacca color 'Notte stellata con Luna' e racconta di quando lui e Diodato (che lo presenta) si sono incontrati in un locale.
- Il Volo è vestito Domino (uno nero, uno bianco, uno metà e metà). Gianluca, che ormai sembra un attore di soap opera sudamericana di quelle che guarda il Maratoneta, va a portare i fiori alla mamma tra il pubblico.
- I BNKER44 arrivano vestiti da squadra di Football Americano (hanno tutti il 44, ovviamente) per presentare Gazzelle, vestito come ieri.
- Big Mama stava per incartarsi sulle scale. Sfoggia un robo di velluto rosso e nero, tipo vampiro che ha rapinato la banca dell'Avis. A fine brano toglie la parte di sotto e sculetta, riprendendo un po' il burlesque di ieri. Insieme alla Bertè è l'unica ad aver cantato peggio rispetto alla prima esibizione.
- Clara aveva un vestito lungo e argentato, con un piccolo foro a scoprirle l'ombelico.
Stasera la classifica era decisa così: metà televoto del pubblico, metà preferenze delle radio.
Ed è risultata questa qui:
1) GEOLIER
2) IRAMA
3) ANNALISA
4) LOREDANA BERTE'
5) MAHMOOD
A domani per la terza parte,
Dario.

E anche la terza puntata è arrivata e se n'è andata.
La sensazione è che questa serata e quella di ieri fossero scuse per mega spot a produzioni rai dell'immediato futuro, amarcord vari e ospitate più o meno eclatanti.
Le canzoni in gara sembravano quasi un ripensamento. O no?
La co-conduttrice era Teresa Mannino, che mi è molto simpatica e quindi sono di parte. Ha cincischiato un po' ma mi è sembrata spigliata e buffa, anche se divertente forse è dire troppo.
Gli ospiti stasera erano veramente un botto, e quasi tutti inutili. Poi sfido che la gara passa in secondo piano.
Eccoli, elencati con fredda determinazione
• Il redivivo Giletti è in prima fila e promuove senza pietà un suo futuro programma sui 70 anni della televisione in Italia.
• Sabrina Ferilli promuove la fiction 'Gloria' che la vede protagonista. Sembra un po' di gomma, ma magari mi sbaglio.
• Edoardo Leo parla della fiction 'Il clandestino' che vede LUI protagonista, e non la Ferilli.
Poi ci sono i cantanti non in gara, che sono legione:
• Il coro della Fondazione Arena di Verona canta 'Va Pensiero' (momento terza età equiparabile al Romagna Mia di ieri, non sia mai che il nonno non trovi qualcosa di suo gusto quest'anno che Albano l'hanno scartato)
• Il SIMPATICO Eros Ramazzotti, che invecchiando somiglia un po' a un pugile con la faccia di Bruce Springsteen (sarà la pettinatura), canta 'Terra Promessa' con finale contro la guerra. Non perde ovviamente occasione di menarla ad Amadeus con la storia di John Travolta.
• Paolo Jannacci e Stefano Massini cantano e recitano 'L'Uomo Nel Lampo', dedicata alle vittime sul lavoro. Bella, ovviamente triste.
• Paola e Chiara in esterna cantano e ballano la loro canzone dell'anno scorso. Il pubblico inquadrato non sembra esattamente in visibilio.
• L'attesissimo (da Andrea) Russell Crowe canta una roba rock blues buscadera con band efficace. Ha preso 40 chili dai tempi del Gladiatore e ha un che di Hemingway. Sembra comunque simpa, e anche lui la mena ad Ama con la storia di Travolta. E' in tour in Italia e suonerà al Colosseo (inserite battuta a piacere sui giochi gladiatorii). Si è visto di molto peggio.
• Dalla solita nave dove c'è su una festa continua il genovese Bresh intona l'inno del Genoa, per la gioia di Gian. (nota di Gian: mi ero già ritirato pur non sapendolo)
• Gianni Morandi, sempre pimpante ma in evidente affanno canoro, canta 'C'era un ragazzo che come me...' e 'Apri tutte le porte', quella che gli ha scritto Jovanotti.
Intermezzo – dico la mia inutile opinione sulla questione John Travolta.
Che lo sketch che gli hanno fatto fare (compresa la prima parte sul palco con Amadeus) fosse di una tristezza indicibile è senz'altro vero e la premiata ditta Ama e Fiore può solo cospargersi il capo di cenere e fare ammenda. Sono altresì convinto che o John Travolta ha un agente scellerato che gli ha detto 'Ma sì, vai lì, fai vedere le scarpe, ti fai un balletto e te la fili' e lui non ha manco letto il copione oppure il nostro Danny Zuko ci sta marciando alla grande e si è vergognato 'in corsa'. Comunque sia andata 'bene o male purché se ne parli' è il detto che più si attaglia alla questione.
Le esibizioni e le mise dei cantanti in gara e dei compagni di ventura che li hanno presentati hanno subito ben poche variazioni (quasi tutti noiosissimi in total black di fogge orrende o bianco e nero, tutti più o meno in linea con le performance precedenti) per cui vi do qualche particolare saliente e mi ritiro per la notte.
- i BNKER 44 si presentano con una tenuta tipo cowboy post-atomici (ne avevo calunniato uno dicendo che non faceva una mazza ma in realtà una mezza strofetta se la canta anche lui). Il loro pezzo ha sta melodia tipo scivolo che trovo abbastanza fastidiosa ma che mi è rimasta incollata mio malgrado. Il migliore è quello coi capelli grigi rasati che sembra un incrocio tra Perry Farrell e un Hare Krishna.
- ROSE VILLAIN e ALESSANDRA AMOROSO sono andate dallo stesso parrucchiere, che le ha mal consigliate.
- DARGEN D'AMICO aveva un completo bianco con la scritta 'PAROLE' ripetuta ovunque in nero.
- DIODATO mi ha convinto più della prima volta. Ha lasciato da parte il bianco crisantemo dell'esibizione precedente e mi è sembrato più energico (nei limiti) in un completo melanzana color braghe di Hulk. I ballerini che arrivano alla fine cercano di fregarci ballando un'altra canzone più vivace mentre lui finisce di intristirci con le sue note lunghe e struggenti.
- GHALI, vestito come Michael Jackson (guanti e scarpe non mentono) con la giacca di Camerini, mi è piaciuto di nuovo. Ma qual è casa mia? Ma qual è casa tua?
- EMMA ha presentato i NEGRAMARO vestita in rosa Barbie con tanto di occhiali da sole 60's.
- SANGIOVANNI era in nero, con cappellino alla Ariete/Franco Tribbo.
- I RICCHI e POVERI erano forse ancora più imbarazzanti rispetto alla prima serata, fasciati in tutine fucsia con i brillini. Perché? Chi li consiglia? Chi è il colpevole?
- LA SAD chiudono alla grande, vestiti da punk dei fumetti e ancora più sconclusionati di prima. I ruoli si confermano questi: THEO (capelli verdi) è quello che canta meglio, gnagnando un po' ma mantenendo l'intonazione; PLANT (capelli blu) è quello che fa le clean vocals stonate; FIKS (quello alto coi capelli rosa) è il vero dominatore della scena: raschia afono e fuori tempo esagerando le movenze dinoccolate e continua a fare linguacce e gestacci ai cameramen. Ovviamente capolavoro.
Ultima polemica: l'idea di riassumere il significato dei testi prima delle esibizioni è un autogol pazzesco, visto che le descrizioni sono tutte uguali. 'Questa canzone parla di una persona che ha subito delle ingiustizie ma non si arrende e capisce che nella vita...'; 'Il messaggio che vuol dare questo pezzo è che non bisogna cedere alle avversità e...'. Belin che palle. Esperimento fallito, almeno per me.
Anche stasera classifica con i primi 5, stabilita dal mix di votazioni Radio e televoto, ed è questa:
1) ANGELINA MANGO
2) GHALI
3) ALESSANDRA AMOROSO
4) IL TRE
5) MR.RAIN
Visto che vi piacciono i quiz ve ne faccio un altro. Uno degli artisti in gara in questa edizione ha sfoggiato un tatuaggio dei Misfits. Chi è? (indizio: non è LA SAD, anche se ne hanno talmente tanti che non ci giurerei)
Ciao, Dario.

Quarta serata, serata dei duetti: temutissima, lunghissima, piena di gente e (solitamente) di monnezza trascurabile.
Prima di procedere con la cronaca ecco la soluzione al quiz di ieri: il cantante con il tatuaggio dei Misfits è il batterista dei Kolors e il primo ad averlo indovinato è Christian Pozzan.
Perché la serata dei duetti fa schifo?
a) ha raramente senso da un punto di vista artistico b) da un po' di tempo uno può fare roba sua, cover, anche da solo. Insomma, un casino c) contano per la classifica, il che non ha nessun senso.
Fossero duetti sul pezzo in gara capirei pure.
La co-conduttrice della serata era Lorella Cuccarini, ancora in forma smagliante. Entrata rutilante con medley di balletti, l'ombra di Travolta che perseguita Amadeus e quella sagoma di Fiorello travestito da Manuel Franjo (ma sembrava più Demo Morselli). C'era così tanta carne al fuoco che l'hanno fatta presentare e basta. Meno male.
Altri ospiti random:
pochi, perché con tutti sti cantanti non c'era tempo per nessuno. Carabinieri coi cani antiesplosivo, il Principe di Monaco (nessuna correlazione), il cast di Mameli (ormai la Rai sta chiaramente traendo ispirazione da Boris, un cerchio che si chiude), Margherita Buy presenta il suo primo film da regista, Carolina Kostner.
Altri cantanti random:
Arisa in rosa accompagnata al piano da Johnny Barbera (grande nome) canta 'La Notte' in esterna.
Gigi D'Agostino col suo corpo di ballo al neon fa ballare truzzate alla solita nave Costa.
Gran finale con i Jalisse che hanno preso Amadeus per stanchezza, diretti da Peppe Vessicchio che torna pure lui al Festival. Uno spererebbe che adesso la facciano finita con 'sto piagnisteo perenne, ma vedrete che l'anno prossimo ce li ritroviamo in gara.
I cantanti:
Stasera ero di umore pessimo, quindi questo potrebbe influire negativamente sulle mie impressioni.
Vi ho avvisati.
• SANGIOVANNI e AITANA - 'Piovono Farfalle/Mariposas': l'astuto Sangiovanni escogita l'unico modo di risultare decente e canta il suo successo dell'anno scorso, accompagnato da una ragazza spagnola carinissima ma vestita con una tovaglia di plastica. Il secondo pezzo non è una cover del pezzo della Mannoia, ma lo stesso brano in spagnolo. Promossi.
• ANNALISA e LA RAPPRESENTANTE DI LISTA con il coro Artemìa – 'Sweet Dreams (are made of this)': una delle favorite del Festival arriva vestita con un mini impermeabile nero lucido da serial killer argentiano. La affianca la Rappresentante di Lista (lei cosplayer della Pausini, lui che fa finta di suonare un basso) e insieme fanno un classicone degli Eurythmics che mi è sempre stato sullo stomaco. Cantano bene singolarmente, molto bene negli unisoni. Promosse.
• ROSE VILLAIN e GIANNA NANNINI: fanno un medley di roba della Nannini, lei scalza in bianco e la Gianna nazionale con la camicia mezza dentro e mezza fuori dalle braghe. Purtroppo non funziona quasi nulla e sembrano due ubriache al karaoke. Bocciate.
• GAZZELLE e FULMINACCI – 'Notte prima degli esami'. Il classico di Venditti fatto piano e orchestra. Fulminacci prova a metterci del suo, ma Gazzelle (che è vestito come al solito, ma in rosa) rimane assente. Promossi, ma proprio a stento.
• The KOLORS e UMBERTO TOZZI: Tozzi arriva con una Les Paul al collo e guida i Kolors in un medley di successi (suoi, ma finiscono in coro con 'Questa non è Ibiza'). Funziona. Promossi.
• ALFA e ROBERTO VECCHIONI – 'Sogna Ragazzo Sogna'. La sorpresa della serata, per me. Vecchioni mi sta sull'anima e Alfa so a malapena chi sia, ma il pezzo è bellissimo e il testo sembra fatto apposta. Vecchioni è compiaciuto come suo solito, Alfa sembra emozionato ma in senso buono. Promossi a pieni voti.
• BNKER44 e PINO D'ANGIO': 'Ma Quale Idea'. Partono in tre con una scenetta da night club, poi arrivano anche gli altri. Anche se Pino D'Angiò è irriconoscibile (anche vocalmente) a causa di una serie di sfighe mediche che non dettaglio, il duetto è simpatico e riescono a farlo funzionare. A fine brano Pino tira il bouquet in mezzo all'orchestra, suscitando lo sdegno di un orchestrale. Promossi.
• IRAMA e RICCARDO COCCIANTE: 'Quando finisce un amore'. Dopo gli eccessi di Grignani in un Sanremo precedente Irama si è scelto un partner più tranquillo. Cocciante è in forma (un po' rincagnato, ma non è che abbia mai puntato molto sull'estetica) ma la sua voce e quella di Irama non legano affatto. Peccato. Bocciati.
• FIORELLA MANNOIA e FRANCESCO GABBANI – 'Che sia benedetta/Occidentali's Karma'. Gabbani fa le facce alla FA-FA-FA-FA-FA Johnny Glamour e la butta sul ridere, ma la Mannoia non lo aiuta per niente e la sua voce da basso profondo esce sconfitta dal duetto. Bocciati.
• SANTI FRANCESI e SKIN – 'Hallelujah'. Skin (che credo ormai sia famosa da noi e stop, ma magari mi sbaglio) duetta con il Santo Francese bello e maledetto (dagli altri) prendendo chiaramente a modello la versione di Jeff Buckley. Alla fine gran tripudio di vocalizzi, mentre lei si libera del giaccone di jeans oversize e rimane vestita da Grace Jones. L'altro Santo Francese (quello bello e senza maniche) non lo inquadrano manco. Promossi.
• RICCHI e POVERI con PAOLA e CHIARA – 'Sarà perché ti amo/Mamma Maria'. Due classiconi un po' trash non aiutati troppo da Paola e Chiara, ex ragazzine lagnose e ora adulte lagnose. Manca sempre Franco, anche visivamente, ma visto che mi dite che li tratto sempre male stasera li promuovo. Tiè.
• GHALI e RATCHOPPER –'Italiano Vero': Ratchopper è tipo il suo produttore e non compare se non alla fine per prendere i fiori, quindi esiterei a parlare di duetto. Ghali, in nero con mantello lungo, fa un medley di roba sua e chiude con 'L'italiano' di Toto Cutugno. A me piace, il messaggio è chiaro, ognuno la pensi come gli va. Promosso.
• CLARA, IVANA SPAGNA e il Coro di Voci Bianche del Teatro Regio di Torino– 'Il cerchio della vita': in varie configurazioni di jeans cantano un tocco della colonna sonora del Re Leone della Disney della quale non mi frega una mazza. Spagna sembra di cartapesta ma vocalmente si difende ancora bene. Promosse.
• LOREDANA BERTE' e VENERUS – 'Ragazzo mio'. Venerus è chiaramente il gemello malvagio di Giovanni Truppi e non aggiunge assolutamente nulla al brano di Tenco, che la Bertè canta da anni. Da una scelta così poco coraggiosa mi aspettavo di meglio. Bocciata.
• GEOLIER, GUE', LUCHE' e GIGI D'ALESSIO – Medley di rap + neomelodia napoletana. Tutti in nero, tutti con il nome accentato (a parte Gigi), tutti incomprensibili. A me, perlomeno. Bocciati.
• ANGELINA MANGO con il Quartetto d'Archi dell'Orchestra di Roma – 'La Rondine'. Omaggio al padre, ovviamente. Il pezzo non mi è mai piaciuto molto, lei lo canta bene e il tributo ci sta. Anche qui duetto per modo di dire. Promossa.
• ALESSANDRA AMOROSO e i BOOMDABASH – Alessandra si presenta con due dei Boomdabash (mi sembra di aver riconosciuto il grande Payà, ma potrei sbagliarmi) e fa un medley di roba estiva ballereccia salentina discutibile. Voglia di ballare/un reggae/in spiaggia? No. Bocciati.
• DARGEN D'AMICO e BABELNOVA ORCHESTRA – Giacca color violoncello d'oro e occhiali coordinati, Dargen canta un medley di due pezzi suoi (Modigliani e Dove si Balla) sulla musica di 'The Crisis' di Morricone da 'La leggenda del pianista sull'oceano'. Idea originale, ma non troppo riuscita. Bocciato.
• MAHMOOD e TENORES di BITTI – 'Com'è profondo il mare'. La voce di Mahmood non sembra l'ideale per un pezzo di Dalla ma l'accoppiata coi Tenores è indovinata, anche se straniante. Promossi.
• MR.RAIN e i GEMELLI DIVERSI – 'Mary'. Non so come mai siano in due, ma sono rimasti dei bei buzzurroni. Mr.Rain in pelle verde li affianca in unisoni da avvinazzati, accennando anche al suo successo dell'anno passato. Il pezzo mi faceva schifo quando è uscito e non mi sento di rivalutarlo ora. Bocciati.
• NEGRAMARO e MALIKA AYANE: 'La canzone del sole'. 'Prendiamo un classico di Battisti dei più conosciuti così possiamo strosciarlo con vocalizzi a caso e la gente capirà che siamo dei virtuosi!', avrà pensato quel genio del male di Sangiorgi. Malika getta benzina sul fuoco. Stucchevoli (e bocciati).
• EMMA e BRESH: fanno un medley di Tiziano Ferro nel quale Emma può dare sfogo alle urla belluine che l'hanno resa l'idolo di tutte le cantanti di karaoke. Bresh funziona vagamente nelle parti più ritmiche, ma lei lo schiaccia con la violenza sonora che le è propria in quelle cantate. Bocciati.
• IL VOLO e STEF BURNS: 'Who wants to live forever?'. Super tamarrata galattica con il Volo che canta i Queen e Stef Burns (il 'chitarrista di Vasco Rossi', nientemeno) che ha un po' il look del compianto Richard Benson. Oh, bravissimi eh. Ma uniscono due o tre robe che mi fanno super cagare. Promossi (perché cerco di essere obiettivo).
• DIODATO e JACK SAVORETTI - 'Amore che vieni, amore che vai'. Sua Allegria Diodato decide di rendere spassosa la serata con una bella cover di De Andrè, in coppia con il genovese ma anche no Jack Savoretti. Lo so che siete tutti esperti di FABER, lo conoscevate benissimo, guarda-non-puoi-capire-cosa-ha-significato-per-me e che griderete allo scandalo e alla Lesa Maestà ma a me non sono sembrati male. Promossi. P.S.: qualcuno deve avercela con Gian, vista l'alta concentrazione di cantanti genoani presente stasera.
• LA SAD e DONATELLA RETTTORE – 'Lamette'. Eccoci!!! La SAD (con camici da dottori, stetoscopi e altra roba medica in bella vista) con il pezzo simbolo dell'album capolavoro 'Kamikaze Rock'n'Roll Suicide' affiancati da una Rettore un po' impagliata. Loro sono dei bei cialtroni e lei sembra molto fragile. Promossi (ma solo per lo spettacolo).
• IL TRE e FABRIZIO MORO – fanno un medley di pezzi di Fabrizio Moro. Il Tre se la cava anche bene, ma Moro lo odio talmente che le mie pretese di obiettività scompaiono come neve al sole. Bocciati.
• BIGMAMA con GAIA, LA NINA e SISSI – 'Lady Marmalade'. Anche a pensarci bene non mi viene in mente scelta più banale per un pezzo dance/burlesque/un po' zozzo. Anche se Bigmama ci infila un pezzetto rap e sculetta siamo di nuovo al Karaoke. Bocciate.
• MANINNI e ERMAL META: 'Non mi avete fatto niente'. Odio Ermal, ma meno del suo compare Fabrizio Moro. Maninni si presenta in accappatoio ed è animato da buone intenzioni, ma fatico a trovargli una personalità. Promossi (sulla fiducia, che sono stanco)
• FRED DE PALMA con gli EIFFEL 65: si finisce in bruttura con gli Eiffel 65 (ma senza Gabry Ponte) accoppiati a Fred De Palma. Minchia, la dddance! La gente ha veramente nostalgia di qualsiasi cosa, basta sia successa quando erano giovani. Bocciati.
• RENGA e NEK: chiudono a un'ora folle con un medley di successi che cantano un tanto al chilo. La buttano in ridere e risultano simpatici, ma di due non ne fanno uno. Bocciati.
Alla fine di sto carnaio di follia danno la top 5 della serata, che farà media con le altre e che questa sera era decisa un terzo dal televoto, un terzo dalla sala stampa e un terzo dalle radio.
Eccola:
1) GEOLIER, GUE', LUCHE' e GIGI D'ALESSIO
2) ANGELINA MANGO col quartetto d'archi
3) ANNALISA con la RAPPRESENTANTE DI LISTA
4) GHALI col produttore invisibile
5) ALFA e ROBERTO VECCHIONI
Previsioni finali: il podio di domani (oggi, per voi che leggete) rischia di essere di Angelina Mango, Annalisa e Geolier in ordine sparso.
Ciao, Dario.

Sanremo è finito, viva Sanremo?

Ormai saprete già com'è andata a finire (incredibilmente ho beccato tutti e tre i finalisti, mai successo!) con Angelina Mango prima, il tanto vituperato Geolier al secondo e la favorita Annalisa al terzo.
Angelina Mango vince pure il premio Lucio Dalla e il premio Giancarlo Bigazzi, a conferma del fatto che sembra decisamente essere il suo anno.
I cantanti in gara hanno cantato tutti peggio (a parte Annalisa che ha chiuso con un acuto alla Rob Halford assente nelle precedenti esibizioni) a riprova del fatto che è stata una settimana estenuante pure per loro e non solo per gli spettatori.
Più che sulla serata in sé stessa (una palla clamorosa, con Fiorello che straparla interrompendo tutti e una sequela interminabile di esibizioni che ha messo a dura prova la pazienza di chiunque, cantanti compresi) coglierei l'occasione per qualche riflessione sulla gestione di Amadeus e il suo termine.
Anche se tutti lamentano da anni la bassa qualità delle canzoni in gara paragonandola a quelle di una volta basta dare una rapida occhiata alle scalette degli anni '70/'80 per rendersi conto che le canzoncine sceme e demenziali hanno sempre fatto parte del festival – anche giustamente, direi. Volete davvero che vi ricordi perle come 'Tu fai schifo sempre', 'Sugli Sugli Bane Bane' o 'Che brutto affare'? Il miracolo di Amadeus è stato quello di svecchiare talmente tanto la manifestazione che adesso anche i giovani guardano Sanremo.
In un mondo nel quale i dischi stanno diventando una cosa obsoleta (che ha il fascino vintage di un orologio da taschino quando tutti guardano l'ora sul cellulare) la musica torna ad essere una cosa della quale si parla per una settimana di fila, con eventuali strascichi. Non può che essere un bene, per un appassionato.
Se domani uno mi dicesse: 'ok, rompi tanto il cazzo e fai le pulci a tutti. Ma se ti regalassero il festival cosa faresti?' avrei dei seri problemi a rispondere.
Probabilmente abbasserei il numero degli artisti in gara, farei le eliminatorie come una volta e cercherei di allargare ancora di più il range degli stili musicali. Se l'utente medio di Sanremo è in grado di sorbirsi La Sad, Il Volo e Mahmood nella stessa serata senza battere ciglio tutto può accadere.
Cercherei di restituire un po' di spazio alla cultura e un pochino meno allo show. Se ci pensate bene la cosa più triste della querelle su John Travolta è il fatto che non gli abbiano nemmeno fatto due domande sulla sua carriera, sui suoi progetti, sulla musica. Chissenefrega di vedere un personaggio famoso che fa una scenetta cretina, un balletto e poi va via di corsa (non parlo di Bolle, furbastri)? Non dovrebbe essere un freak show, ma un'occasione per parlare di musica e di arte. Utopico, forse, ma lasciatemi sognare.
E voi cosa fareste? Ma soprattutto, visto che non lo chiederanno verosimilmente né a me né a voi, chi sarà il prossimo direttore artistico del festival?
Si accettano scommesse.
Per quest'anno è tutto,
Dario.

fest.prem

 

P.S. di Gian

Poliziotto buono, poliziotto cattivo
Il poliziotto buono è quello che risponde al telefono con "Disco Club, buongiorno, in cosa posso esserle utile?" e in negozio, "Mi dica, ma si figuri nessun disturbo, se le fa piacere faccio una ricerca".
Il poliziotto cattivo è quello che al telefono risponde "Discooocluuuub", e in negozio, entra il cliente che chiede "Come va?", lui "Fino a poco fa bene", oppure se quello saluta con "Buongiorno", risponde "Buongiorno un ca..o".
La differenza continua quando il cliente rompipalle esce o posa il telefono. Il poliziotto buono se la prende col suo banco rifilandogli dei potenti pugni che lo incrinano sempre di più imprecando contro l'assente, il poliziotto buono si lascia sfuggire un sorriso per la dipartita del rompiscatole contro il quale ha imprecato in sua presenza.
Ora al poliziotto buono è stato dato l'incarico di commentare l'evento principale in Italia, a parte quando gioca la nazionale. Ovviamente lui c'è andato di mano leggera facendo capire tra le righe, ma mai direttamente la sua opinione e ha dato dei voti mediamente alti.
Il poliziotto buono ha parlato del lato positivo del conduttore, lo share d'ascolto, ma avrebbe scritto ben altro, di come non fosse in grado di fare un'intervista, del fatto che la cosa principale che fa è ridere delle battute della spalla, diventando lui spalla. Il poliziotto cattivo lo scrive e ci carica sopra che ci ha fatto sorbire moglie e figlio e che ci ha propinato la scenetta più vergognosa della storia del Festival (e sì che c'era una bella concorrenza nel corso degli anni).
Il poliziotto buono evita di parlare della frase del conduttore "ho portato al Festival le nuove tendenze musicali italiane". Aveva appena cantato Irama: nuova tendenza? Probabilmente tanto quanto l'ospite successivo: "Sessanta anni fa su questo palcoscenico vinse una canzone che tutti noi cantiamo ancora, Non ho l'età!" Il poliziotto buono non ne ha parlato perché sessanta anni fa non era ancora nato. Il poliziotto cattivo si ricorda bene quel giorno perché aveva già sedici anni e si era incavolato quando quella "nuova tendenza" aveva vinto, mentre gli anziani, sui 50 anni (si diventava anziani prima allora), esaltavano la ragazzina acqua e sapone, lui si era incavolato perché "era la solita musica".

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