ATTENZIONE! LA SEGUENTE PUNTATA DI 'SANREMO SECONDO DISCOCLUB' ANDRA IN ONDA IN FORMA RIDOTTA CAUSA PROVE DEL DR.K CONCOMITANTI. VI RINGRAZIAMO PER LA CORTESE ATTENZIONE.
Essendo in altre faccende indaffarato mi sono colpevolmente perso ospiti e siparietti vari che avranno sicuramente reso questa serata indimenticabile per gli appassionati dell'entertainment televisivo. Mea culpa, mea culpa, ecc.
Sarebbe stato bello commentare con dovizia ospiti IMPERDIBILI come i Black Eyed Peas senza Fergie, freestyle POLEMICI con tanto di assunzione di responsabilità come quello di Fedez o la ESILARANTE e INNOVATIVA stand-up comedy di Angelo Duro. E invece...
Ecco le mie impressioni sulle canzoni in gara questa sera, recuperate fortunosamente su Rai Play.
WILL: Apre la serata in look all white, con canotta di rete coordinata. Esce da Sanremo Giovani e coerentemente dimostra più o meno tredici anni. La performance è più che dignitosa, la canzone invece non sembra niente di che.
MODA': sono ahimè riemersi dal dimenticatoio nel quale li speravo relegati per sempre. Li ho sempre trovati inascoltabili e inguardabili e la performance di stasera, seppur funzionale, non ha mutato il mio giudizio di una virgola. 'Ho bevuto il veleno...', ma purtroppo è una finzione scenica.
SETHU: pezzo dalle vaghe reminiscenze pop punk, con tanto di chitarrista con zazzera 77 sul palco. Look total black (che va un casino quest'anno) con bizzarre braghe ad albero di natale, giacca oversize tenuta insieme da spille da balia e caratteristico caschetto che fa tanto Berlino anni 20. Simpatico a suo modo, ma niente di più.
ARTICOLO 31: di nuovo insieme, con brano autocelebrativo che racconta la loro storia e i loro scazzi (più o meno). Le parti rappate sono le solite robe loro, quelle cantate sembrano rubate a un brutto pezzo degli 883 – e vestiti così sembrano usciti secchi da uno spot della Lavazza, di quelli ambientati in paradiso. Spiace per DJ Jad e la sua eterna coppola, ma li boccio.
LAZZA: base dance, testo che cita i suoi successi di classifica, look total black con brillini. Solo per fan (che sembrano essere inspiegabilmente molti).
GIORGIA: sulla carta una delle favorite, incappa in un doppio scivolone: il pezzo è brutto brutto e la performance è di parecchio inferiore alle aspettative. Dispiace quasi dirlo, ma tra stonature e note stridule si merita giusto una sufficienza stiracchiata. La canzone manco quella, e il podio sembra già lontano.
COLAPESCE e DIMARTINO: dopo il clamoroso successo di 'Musica Leggerissima' in molti li attendevano al varco, certi che il fulmine non colpisca mai due volte nello stesso punto. Invece il duo è riuscito a ripetersi senza cambiare ingredienti: ammiccamenti anni '70, melodie accattivanti e armonie vocali semplici ma efficaci. Piacevolmente sorpreso.
SHARI: giovanissima, reduce da un tour con il Volo (non so se me ne vanterei troppo) e da un duetto con Salmo, che figura anche come co-autore del pezzo di stasera. Look super aggressivo tutto leopardoso, parte al pianoforte ma ci ripensa subito. Il pezzo è una discreta nenia e lei lo canta di conseguenza, aiutata da una delle voci più lagnose della serata. Bocciata.
MADAME: di Madame non so cosa pensare. A differenza di (ad esempio) Ariete non mi ispira particolare simpatia e quello che ho sentito di lei mi è piaciuto solo a tratti. Stasera mi ha convinto a stecca, sia nelle parti più 'ritmiche' (non credo si possano definire rappate) che in quelle cantate. Mi è piaciuto persino l'arrangiamento, oh. Il look invece faceva discretamente cagare (una specie di giacca/accappatoio bianca, traforata e bucata a caso abbinata a stivaloni a mezza coscia argentati) a testimonianza che non si può avere tutto.
LEVANTE: irriconoscibile (non era mora? E non aveva un'altra faccia?), porta un pezzo strano che non capisco molto. O forse è solo molto brutto, vai a capire. E' vestita con giubbetto senza maniche e calzoncini di pelle (o è un pezzo unico?) talmente corti che sembra si sia dimenticata la parte di sotto. Boh.
TANANAI: incredibile a dirsi, ma Tananai (uno degli artisti più tragicamente stonati della scorsa edizione) ha misteriosamente imparato a cantare! Oh, non è che sia diventato Pavarotti tutto a un tratto ma è intonato e va a tempo – ed è già un mezzo miracolo. Il pezzo è una ballata un po' malinconica filtrata dalla sua consueta faccia da schiaffi ed è contenuta quanto la sua mise di stasera (giacca viola e peonia rosa all'occhiello). 'Eravamo da me, abbiamo messo i Police/era bello finché ha bussato la police'.
ROSA CHEMICAL: tanto se ne è parlato, tanto l'ho aspettato che temevo che la montagna partorisse il proverbiale topolino. Invece Rosa non delude, né per il look (unghie lunghe da vamp, giacca con spille da balia rubata a Sethu e occhiale scuro), né per il pezzo (una roba circense e festaiola prodotta da B Dope, quello di Polka 3). Speravo si menzionasse l'Olanda, e invece... 'Damn, fratello! Ma siamo a Sanremo!'
LDA: il giovine figlio di Gigi D'Alessio (addobbato con vestito blu oversize a brillini tipo luminarie natalizie e capelli con lo scivolo) intona una ballata sanremese che sa molto di già sentito, muovendosi molleggiando per il palco come un Aiello meno predatorio. Gli si inceppa pure il microfono un paio di volte ma non spacca niente, memore probabilmente del Blancogate.
PAOLA e CHIARA: è la serata delle reunion anni'90 e dopo quella degli Articolo 31 è la volta delle sorelle Iezzi. Non voglio apparirvi troppo sessista che poi mi scatenate contro il femminismo neoliberista della Ferragni ma non mi sembra che siano invecchiate benissimo, ecco. Cantano un pezzo che sembra strappato a forza dal repertorio della Carrà, fasciate di paillettes argento da capo a piedi e fiancheggiate da ballerini esagitati stile Eurofestival. De gustibus...
Ed è finita così, con la classifica totale delle due serate che vede in testa Marco Mengoni e ultimo il povero Sethu. Ci vediamo domani con una cronaca monstre di tutte e 24 le canzoni in gara.
Dario.