Casa è dove compri i dischi Hot

Ognuno, nel suo piccolo, è protagonista del proprio personale romanzo di formazione. Il bello, è che nessun altro dovrà mai leggerlo. Quindi ci si può mettere dentro quel che si vuole.
Un romanzo di formazione ha innanzitutto bisogno dei suoi luoghi: palcoscenici più o meno quotidiani di svolte e sbandate, trionfi e sconfitte. Poi ci vogliono i personaggi; gli incontri di qualche minuto e le relazioni di una vita, le persone che accompagnano un pezzo di strada e quelle che indicano la via per possibili futuri. Poi, ultima ma non ultima, ci vuole una colonna sonora; ad ognuno la sua.
Certa gente, capitoli fondamentali del proprio romanzo di formazione li scrive tra gli scaffali dei negozi di dischi. Ci entra giovane e assetata, ci torna incantata dalle sirene dei saggi consigli e delle note di copertina, ci resta per ridere e ascoltare, e qualche volta magari pure arrabbiarsi.
Disco Club sta a Genova, in Via San Vincenzo sotto il grattacielo ex SIP. C’è da scommetterci che, se in un futuribile futuro, un software qualunque permettesse di stamparli direttamente da dentro, i mille romanzi di formazione privati della gente, Disco Club sarebbe sfondo partecipe di momenti quotidiani e preziosi per tante persone. Anche se spesso è frequentato da gentaglia: osti, ingegneri, jazzofili, avvocaticchi, viaggiatori, professori e altra varia marmaglia. Qualcuno, addirittura, sostiene che i Pogues non siano il miglior gruppo dell’universo mondo.
Un vecchio proverbio dice: Casa è dove appendi il cappello. È vero, alla maniera dei vecchi proverbi. Per alcuni, casa è anche un po’ dove compri i dischi. E se, come si legge si dice e si argomenta, i negozi di dischi scompariranno come i triceratopi e i brontosauri, beh, un pezzettino di ognuno, magari piccolo magari grande, se ne andrà con loro. (Marco Sideri)

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