Il Record Store Day del 2009 è passato con molta soddisfazione sia per chi lo ha organizzato (noi e Matteo di Disorder Drama), sia per chi si è esibito e sia per chi ha partecipato, assistendo ai concerti. Ma da dove è partito tutto questo? Ve lo spieghiamo sotto.
Ecco la galleria delle foto della festa del 18 aprile. Nella pagina seguente e cliccando su Record Store Day nel menù principale potrete leggere le testimonianze e i ricordi dei nostri amici riguardanti i negozi di dischi.
{imggallery 15} "Cosa ascolti quando entri nel tuo negozio favorito per il download? Niente. E chi incontri? Nessuno.
Chi ti consiglierà di smetterla di ascoltare questo e di cominciare ad ascoltare quest'altro?
I negozi di dischi non possono salvarti la vita, ma possono dartene una migliore"
Nick Hornby
31/07/1976: giorno lieto da una parte perché è venerdì e per due giorni non vado in banca (ci lavoro da più di due anni, ma continuo a non sopportarlo), tristissimo dall’altro perché è l’ultimo giorno da Disco Club; a febbraio mi sono sposato con Franca, la commessa del negozio, e adesso Carlo (come si usa in questi casi), temendo che rimanga incinta e di ritrovarsi quindi con un peso sul groppone, la licenzia. Ovviamente, nonostante la sua incredibile richiesta di continuare ad andare in negozio nei ritagli di tempo ed al sabato, anch’io abbandono, per la prima volta in vita mia colpito da chi pelo ne ha magari poco sulla testa, ma tanto sullo stomaco.
06/05/1978: rincomincia l’avventura Disco Club, non a Genova, a Santa Margherita, ma l’insegna è la stessa. I primi clienti mi chiedono soprattutto 45 giri da hit parade e non conoscono la maggioranza dei lp che espongo, ma sono convinto di riuscire ad educarli e a portarli verso la musica giusta, insomma quella da “Disco Club”.
2/01/1984: non ci posso credere, oggi apro il negozio ed entro a Disco Club, ed entro nel “mio” negozio. Lo strabiliante è che non sono a Santa Margherita, sono in via S.Vincenzo! Carlo ha alzato bandiera bianca; in realtà a lui della musica non è mai fregato niente (gli piacciono Elvis, Sinatra e pochi altri) e in questo periodo, per la concorrenza che prima mancava, non può più ladroneggiare i giovani amanti del rock e quindi il guadagno non è più lo stesso: ovviamente non trova nessun scemo disposto ad accettare le sue condizioni capestro all’infuori di me. Il fatto è che io sono innamorato di questo negozio e sono disposto a qualsiasi sacrificio pur di farlo andare avanti; è come se fosse uno di famiglia.
18/04/09: oggi si festeggiava il terzo Record Store Day (secondo per noi di Disco Club). E’ la festa mondiale del piccolo negozio di dischi ed io sono riuscito a portare il “mio” negozio a questo traguardo dopo 44 anni di apertura. E’ stato tutto molto bello: Omar e Giovannino che all’interno facevano i dj per far divertire i più giovani; Maurizio che per tutto il giorno ha dovuto stampare le nuove t-shirts col marchio “Disco Club”; e nel gazebo del bar Verdi, da noi occupato, i concerti di Zuffanti, Rice On The Record, En Roco, Davide Mocini con i Raxa e Paolo Bonfanti. Quando Paolo attacca “ogni mattina quando ti svegli e strisci fuori dal letto” (cover di Leo Kottke), è così realistico che sembra davvero che ieri sera abbia avuto un incontro con zio Luciano, suo discografico e sommelier in quel di Courmayeur (peccato che Paolo sia astemio), e, tra un assaggio e l'altro, questa mattina abbia avuto difficoltà ad alzarsi. Adesso la festa è finita, ma io sono ancora qui ad aspettare la telefonata di John per Raistereonotte (mi hanno chiesto un’intervista): ha detto che avrebbe chiamato a mezzanotte e quaranta, ma non si è ancora sentito. La solita solfa: dodici anni fa mi ha promesso di portarmi tre copie del cofanetto dei Franti ed ogni volta che lo vedo dice di esserseli dimenticati a casa. Mentre aspetto, mi perdo a pensare la fine che farà il mio negozio: magari tra 44 anni sarà ancora aperto! Speriamo che John non si dimentichi di chiamarmi, perché fra un po’ sono io a strisciare sotto la scrivania. Quasi l’una, finalmente squilla; devo fargli capire che sono un po’ incavolato. Rispondo alla mia solita maniera in questi casi: discoocluuuub!!
19/04/2053 eccoci qui. Ce l’abbiamo fatta: è la quarantasettesima edizione del Record Store Day!
Anche quest’anno in negozio Giovannino e Omar fanno i dj: i giovani hanno sempre voglia di ballare, poi con i soliti Pogues, tra l’altro da quando si è messo la dentiera McGowan sembra più giovane di 50 anni fa. Nel gazebo ancora concerti e questa volta, quando intona “ogni mattina quando ti svegli e strisci fuori dal letto” penso che per Paolo sia l’unico modo per alzarsi, vista l’età; però a suonare la chitarra è sempre un fenomeno.
Ora mi faccio portare a casa dal mio cliente taxista e anche questa volta mi toccherà aspettare fino a chissà che ora la telefonata di John per Raistereonotte. A proposito, non mi ha ancora portato il cofanetto dei Franti; non è più così importante perché i tre clienti che lo volevano non ci sono più, ma è una questione di principio: deve portarmeli! Quando si decide a telefonare, devo cantargliele. Finalmente! Ecco la telefonata, andiamo a rispondere: diiiscooocluuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuub!