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Miscellanea Articoli miscellanea LIFE: A JOURNEY THROUGH TIME - Teatro della Corte 3 novembre 2007
 

LIFE: A JOURNEY THROUGH TIME - Teatro della Corte 3 novembre 2007 Hot

ImageUno schermo di 18 metri per le fotografie di Frans Lanting, uno dei maggiori fotografi contemporanei della Natura; l'Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Carlo Boccadoro per la musica di Philip Glass; il Teatro della Corte per il pubblico eterogeneo del Festival della Scienza (che si avvia verso sorprendenti record di presenze); un titolo ambizioso (se non presuntuoso) come “Life: A Journey Through Time”, definito un “concerto sinfonico multimediale per raccontare la vita sulla Terra”. Considerando che sabato 3 novembre si trattava anche della prima europea (quella mondiale è andata in scena il 29 luglio 2006 al Cabrillo Festival of Contemporary Music di Santa Cruz, California, dove vive il nostro Frans), c'erano tutti gli ingredienti per assistere a un vero e proprio evento, definizione che ormai in giro si regala per molto meno. E da un lato evento è stato, con la sala piena fin nell'altissima galleria e la presenza dello stesso Lanting che introduce in un fluente inglese le sette sezioni in cui è divisa l'opera ( Elements, Into the Air, Out of the Sea, On Land, Beginnings, Out of the Dark, Planet of Life), con doverosa citazione dell'incontro del giorno dopo e della mostra in corso alla Darsena (c'è anche il libro in vendita: tutti teniamo famiglia).
ImageFoto bellissime, magnifiche: vulcani incandescenti, ghiacciai ancora lontani dall'ansia dello scioglimento, forme elementari di vita, via via più complesse, pesci, anfibi, rettili, mammiferi, scimmie, tutti immortalati come le parole non saranno mai in grado di fare (perlomeno le mie). Le immagini scorrono sullo sfondo, dividendosi nelle tre porzioni di schermo, riempendolo in tutta la sua lunghezza, dissolvendosi una nell'altra, ingrandendosi dal particolare al totale, sfilando da un lato all'altro, alla ricerca di un movimento impossibile da ottenere. Intanto la musica dovrebbe sottolineare quello che vediamo; e lo fa, dignitosamente, senza particolari colpi d'ala e nel più classico stile iterativo del compositore di Baltimora, minimale quanto basta per non farci sentire troppo lontani dalla trilogia inaugurata da Koyaanisqatsi nel 1983 (ma le immagini, in movimento, di Reggio erano un'altra cosa); e lo sgradevole dubbio che se quella musica fosse stata il sottofondo di un servizio sulla maratona di New York, nessuno avrebbe battuto ciglio. Il dubbio diventa certezza consultando il sito di Glass all'indirizzo www.philipglass.com, dove per ogni singolo movimento dell'opera viene specificata l'originale provenienza: ad esempio Elements era stata originalmente composta nel 1998 per sonorizzare il film di Tod Browning del 1931, Dracula, mentre Beginnings arriva da Les Enfants Terribles (1996, A dance opera for ensemble, soloists and dancers ispirata a Jean Cocteau) e così via. Quindi al montaggio delle foto di Lanting, “coreografate” da Alexander V. Nichols, si sovrappongono gli arrangiamenti di Michael Riesman di opere preesistenti: poco male se l'effetto finale non fosse quello di un patinato e lussuoso documentario di National Geographic, stranamente proiettato per singoli fotogrammi, con una suggestiva colonna sonora, ma senza commento. Troppo poco per farne un evento. (Danilo Di Termini)
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