Mi presento. Il mio nome è John Batman. Non fatevi ingannare dal suono anglosassone: nelle mie vene scorre sangue siculo/maori ed il mio vero nome è Virgilio Moomba. John Batman è in realtà l’uomo che, circa due secoli fa, si insediò e diede origine al posto dove vivo ora. Dirigo “THE PLACE TO BE”, una casa di riposo a Victor Harbor, nei pressi della foce del Murray River. Stato di Victoria, Australia. Ho la fortuna di aver ospitato (e di ospitare tutt’ora) alcune tra le migliori menti che abbiano mai soggiornato in questa valle di lacrime. Qualche nome: Frank Macfarlane Burnet (scomparso nel 1985, premio Nobel per la Medicina del 1960, che fino all’ultimo giorno della sua vita ha continuato a testare i suoi virus sui nostri anziani terminali); Germaine Greer (intrepida e lucidissima scrittrice femminista, che ha pisciato in piedi fino a pochissimi mesi fa, prima di sedersi per sempre su una sedia a rotelle); Steve Irwin (il mitico “Crocodile Hunter”, fulminato recentemente dal pungiglione di una pastinaca nei pressi di Port Douglas, che intratteneva i nostri anziani ospiti nei weekend facendoli accoppiare con cuccioli di alligatore nella fontana del giardino); Andrew Gaze (quarantaduenne ex-cestista, infallibile cecchino nei tiri da tre, che aveva i capelli grigi già a ventiquattro anni e che, quando ci riesce, si smarca dalla moglie e dai quattro figli e insegna ginnastica ai nostri vecchietti).
Da qualche tempo, è venuto ad allietare le nostre giornate il noto cantautore Nicolas Edward Cave, ormai quasi cinquantenne e, come scriveva il vostro prezioso collaboratore M.V., completamente rincoglionito.
Debbo dire che “Nicola” non è particolarmente fastidioso: in bagno risulta autosufficiente, mangia senza tovagliolone e, quando deve scoreggiare, si precipita sul terrazzo anche d’inverno.
A volte però, inevitabilmente, il suo passato di poeta maledetto torna a galla e spara qualche cagata sulla “miglior musica di tutti i tempi” (tipo quel vostro strano collaboratore…. L.S. ?), contorcendosi in un estenuante elenco di nomi, date e formazioni di gruppi che, nella migliore delle ipotesi, gli procura semplicemente la nomea di “fucknowhow” *.
Nella peggiore, gli ospiti più insofferenti alla sua voce grezza e depravata scatenano una rissa in mensa e lo lasciano senza budino al cioccolato.
D’altra parte, ormai in tutti i campi, il pianeta pullula di pseudo-intenditori, che frantumano la minchia** ad ignari avventori e/o pacifici viandanti con le loro inutili precisazioni, sottolineature, paradossi, patetici soliloqui destinati a manifestarsi, prima o poi, in qualche casetta come la nostra.
Valga quindi la presente come testimonianza sull’attuale condizione mentale del “Bardo dai piedi (quelli sì !) maledettamente puzzolenti.”
Ansiosi di esaminare, prima o poi, la domanda di iscrizione di Iggy Pluto Pop e quanti altri desiderassero rinchiudersi in questo angolo di mondo, dove la natura è madre e padrona della vostra vescica, cordialmente salutiamo.
J.B.
Victor Harbor, 6 agosto 2007
*saccente del cazzo
** in italiano nel testo
Copyright “The voice of Murray River”
Trad. by Oumar SALLIERI
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