Love Cry (1968) è un vero manifesto di Albert Ayler: una combinazione a tratti spiazzante di nenie infantili, musica bandistica e melodie folk, il tutto rivisto secondo l'ottica della New Thing. Album sperimentale (per l'epoca) che contiene alcuni dei brani più celebri del sassofonista, come "Ghosts". Ultima registrazione di Ayler con suo fratello Donald, mentre gli altri sono il contrabbassista Alan Silva e il batterista Milford Graves, con il contributo (a sorpresa) del clavicembalista Call Cobbs.
LP in uscita l'8 settembre a 44.90€