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Classici americani rivisitati con il fragore di un’originalità devastante, la grande voce di Norah Jones, il sax cinematografico di Binney ed il piano fiammeggiante di Uri Caine apparecchiano la tavola alle suonate visivamente cariche di colori del padrone di casa, la cui chitarra vibra ed accarezza costantemente una sorta d’incrocio fra il Frisell di “Lookout For Hope” ed un Fahey rinvigorito a forza d’estrogeni e costretto a continue sedute al cinema dietro casa. Esaltante. (Massimo Villa)