Ken Vandermark, immaginifico sax tenore classe ‘64, è senza dubbio il più geniale ed eclettico jazzista d’avanguardia dei nostri giorni. Le sue collaborazioni annoverano un’epifania di gruppi, tali da coprire l’intera gamma di sfumature del genere. All’interno del suo spaziare, i Vandermark 5 rappresentano l’anima più precisa ed accorata dell’artista, (forse) quella maggiormente accessibile, seppure saldamente ancorata nel mare impetuoso della sperimentazione.
“Airports for light”, ultima fatica del nostro, si rivela travolgente nel suo compenetrarsi di alternanze free e momenti più intimistici, tutti del medesimo, incantevole, valore. Impreziosito da improvvisatori d’eccezione come Kent Kessler e Jeb Bishop, il lavoro si candida da subito come uno dei “must” dell’anno per tutti gli appassionati. (Massimo Villa)