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Nel 1951, mentre vinceva il referendum della rivista “Metronome”, Miles Davis attraversava un periodo di fortissima dipendenza dalla droga tanto da essere escluso dai locali di New York per la sua inaffidabilità. L’unico che lo accettava era il Birdland nel quale in quell’anno si esibì tre volte, il 17 febbraio, il 2 giugno e il 29 settembre; con lui gli amici di quel periodo (non solo di musica): tra gli altri Sonny Rollins, J. J. Johnson, ‘Lockjaw’ Davis, Charles Mingus, Art Blakey.
La Blue Note recupera le tre serate (due parzialmente già ‘bootlegate’) scusandosi per la qualità a dir poco approssimativa della registrazione; ma il risultato musicale è ottimo, un bruciante hard-bop (“Move”, “Half nelson”, “Tempus fugit”) decisamente segnato dagli assoli vibranti di Rollins e Johnson e dall’implacabile ritmica di un Blakey in forma stellare. (Danilo Di Termini)