Sei foto in primo piano, tra il sensuale e l’ispirato, forse sono un record per un disco di jazz; ma come non accadeva per le ultime incerte prove, questa volta c’è di più. L’eccellente orchestra di Jeff Clayton e Jeff Hamilton, presente in sette dei dodici brani e con la ritmica nei rimanenti cinque insieme al pianoforte della protagonista;
e un repertorio di classici della musica americana con la sola concessione extra-jazzistica di “How insensitive” di Jobim e Vinicius. Il risultato è finalmente all’altezza delle aspettative: intensa e malinconica in “Little girl blue”, ironica in “Exactly like you”, rispettosamente blues in “I was doing alright”, la voce di Diana Krall ha raggiunto una gamma e una maturità espressiva, senza impegno apparente, che appartiene solo alle grandi interpreti. (Danilo Di Termini)