Prodotta da T-Bone Burnett, accompagnata da un gruppo di ottimi musicisti, finalmente il disco che aspettavamo da parte della miglior cantante jazz in circolazione. Dopo le ultime delusioni, la bella Cassandra lascia da parte orpelli e levigatezze, per regalarci un disco scarno, essenziale, composto da quattro brani da lei scritti insieme ai membri della band e altri sei di un repertorio finalmente in grado di esaltare il suo timbro vocale ombroso e malinconico. C’è il folk di “Easy rider” e “Red river valley” in duo con la chitarra di Colin Linden, il blues di “I want to be loved” di Willie Dixon con quella di Keb Mo, la trascinante e ballabile “I go to Mexico”, la ritrovata vocalità jazz di “Lost” in duo ancora un chitarrista ed è Marc Ribot. La tradizione riletta con moderna eleganza. (Danilo Di Termini)