James Blood Ulmer è noto per i suoi trascorsi armolodici con Ornette Coleman e per il suo sound chitarristico di chiara derivazione hendrixiana, utilizzato sia in contesti d’avanguardia (il “Music revelation ensemble” con Arthur Blythe e Hamiet Bluiett) che in quelli più funk (i dischi con John Patton degli esordi fino alle collaborazioni con Bill Laswell).
Ma per il suo primo album solo, prodotto da Vernon Reid, ha scelto di tornare alle radici del blues: voce e chitarra come vuole la tradizione del Delta, ma con solo due classici come "Sittin' On Top of the World" e "I Ain't Superstitious". Le restanti dieci canzoni sono di Ulmer, per la sua voce gutturale e impastata: dopo la riscoperta di R.L. Burnside, un’altra grande dimostrazione di vitalità dal mondo del blues. (Danilo Caronia)