Da qualche anno la musica italiana è diventata per i musicisti jazz terreno da esplorare; a volte con risultati ottimi (il Tenco della Ghiglioni), altre meno, quando l’autore non è riconducibile al jazz (Battisti) o quando l’operazione è solo di facciata. Il 7 e l’8 marzo 2007 però, Gino Paoli era sul palco del teatro di Soresina per un ‘incontro in jazz’ con cinque fra i più bravi musicisti italiani. I successi del cantautore genovese, impeccabilmente eseguiti, ci sono tutti: “La gatta”, “Che cosa c’è”, “Il cielo in una stanza”, “Senza fine”, “Sapore di sale” “Sassi” (a cui rimanda la brutta copertina); meno riuscite le interpretazioni vocali di standard come “Time after time” o “Stardust”: Paoli non è Tony Bennett; ma non sono queste le emozioni da cercare in “Milestones”. (Danilo Di Termini)