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Jazz Recensioni ORNETTE COLEMAN - To Whom Who Keeps a Records (Water 2006)
 

ORNETTE COLEMAN - To Whom Who Keeps a Records (Water 2006) Hot

ImageAbbiamo appena salutato il nuovo disco dal vivo del settantaseienne Ornette Coleman ed ecco che un’oscura etichetta di San Francisco rende finalmente disponibile il pressoché mitico “To Whom Who Keeps a Records”, pubblicato in Giappone nel 1975 e mai edito in cd. Sette brani in tutto di cui uno, “Music always”, proveniente dalla sessione dell’8 ottobre 1959 a Hollywood, quando il quartetto formato da Don Cherry alla tromba, Charlie Haden al contrabbasso, Billy Higgins alla batteria e il leader al sax alto registrò “Change of the Century”; i rimanenti dalle sedute del 19 e 26 luglio 1960 da cui l’Atlantic ricavò “This Is Our Music”, con Ed Blackwell in sostituzione di Higgins al quale era stata ritirata la ‘cabaret card’, indispensabile per suonare a New York dove nel frattempo il gruppo si era trasferito.
Inspiegabile comprendere il motivo per cui questi brani non siano mai stati pubblicati fino a oggi: basterebbe l’iniziale unisono di tromba e sax del primo brano, l’elegante improvvisazione di Coleman sostenuta dal potente pulsare di Haden e lo swingante assolo di Cherry a indicare che non siamo in presenza di scarti o takes non riuscite; e anche i brani successivi ("Brings Goodness”, “To Us“, "All”, “P.S. Unless One Has”, “Motive for its use”), in cui l’approccio meno tradizionale della batteria di Blackwell rende la musica del gruppo ancora più dinamica, contribuiscono a fare di questo album un disco imprescindibile. E a fugare ogni dubbio la splendida e accorata ballad “Some other”, sette minuti di puro e affascinante lirismo. (Danilo Di Termini)

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