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SUICIDE - Suicide (Blast First/ Mute 1977) Hot

Image Suicide sono una delle band più provocatorie e influenti dell’intero movimento new wave. Il loro punk elettronico, sfondo ideale per storie d’angoscia e alienazione metropolitana, ha costituito un riferimento costante per le band degli anni Ottanta.

 Il gruppo nasce a New York da un’idea di Alan Vega e Martin Rev. Il duo suona blues spettrali,con Rev, sepolto dietro le tastiere  a generare riff ossessivi e alienanti, e Vega a declamare storie raggelanti d’amore e morte.

Nel 1977, Martin Thau, decide di ingaggiarli, pubblicando l’album omonimo “Suicide”, che diventa una delle pietre miliari della new wave. Un album impressionante per la sua capacità di precorrere i tempi, ma anche una testimonianza del clima d’auto-distruzione che regnava nei salotti intellettuali di Manhattan all’alba della new wave.Pur restando all’interno del formato-canzone tradizionale, i Suicide compiono un’opera di destrutturazione del classico impianto chitarra-basso-batteria, grazie alle infinite possibilità del synth di Rev. Il risultato è un saggio di musica di ricerca, proiettata nel futuro ma con i piedi nel rock di Stooges e Velvet Underground .Si spazia così dalle atmosfere perverse di "Cheree",dal rockabilly elettronico di "Ghost Rider" e di "Johnny" al battito futuribile di "Rocket Usa", passando per le pulsazioni anemiche di "Girl" e per l’incubo industriale di “I Remember”. Ma l’apice del disco è la devastante "Frankie Teardrop", sorta di "Sister Ray dell’era tecnologica", con la sua atmosfera da delirio eroinomane. Un’opera seminale, che getterà le basi per la quasi totalità della musica di matrice elettronica di lì a venire. Un capolavoro assoluto. (Andrea Tassistro)

 

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