Stampa
PDF
 
I nostri preferiti Rock SCOTT WALKER - Scott 4 (Fontana 1969)
 

SCOTT WALKER - Scott 4 (Fontana 1969) Hot

ImageAll’apice del successo con i Walker Brothers e oggetto di attenzioni pubbliche quasi da Beatlemania, Scott Walker decide di rifugiarsi  in un monastero inglese molto fuori mano. Dopo un paio di giorni, di fronte all’austero edificio si sono già radunate centinaia di ragazzine urlanti. Spaventati, i  monaci chiedono  al famoso cantante di trovare un altro luogo dove elaborare il proprio controverso rapporto con la notorietà. Walker (vero cognome Engel)  sceglie così una nuova strategia d’uscita. Sciolto il trio con i falsi fratelli, incide fra il 1967 e il 1969  quattro album in rapida sequenza. “Scott 1”, “Scott 2” e “Scott 3” sposano una voce melodrammatica ad atmosfere tra Jacques Brel e Frank Sinatra in netto contrasto con psichedelia e hard rock (i suoni ‘emergenti’ di quel periodo).

Eppure dischi tanto ponderosi entrano nei Top Ten britannici  e “Scott 2” va addirittura la primo posto.  L’opera di decostruzione della celebrità ottiene i primi risultati significativi con “Scott 4”, all’epoca giudicato soprattutto un fallimento commerciale e oggi considerato  caposaldo del rock ‘pensante’.  Walker, qui per la prima volta autore di tutte le canzoni, articola definitivamente la sua sinistra visione  del mondo attraverso titoli che passano da un  epos morriconiano a strani esperimenti sonori (“Boy Child”) e in cui il pessimismo  di  Ingmar Bergman (“The Seventh Seal”) si lega a  immagini degne di George Orwell (“The Old Man’s Back Again – Dedicated To The Neo-Stalinist Regime”). Dopo questo disco Scott Walker verrà dimenticato a lungo per poi trasformarsi nell’artista che oggi tutti amano citare e, forse, ascoltare. (Antonio Vivaldi)

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Giudizio complessivo*
Commenti
    Per favore inserisci il codice di sicurezza.
 
 
Powered by JReviews

Login