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I nostri preferiti Rock CAROLE KING - Tapestry (Ode 1971)
 

CAROLE KING - Tapestry (Ode 1971) Hot

ImageSei anni consecutivi, come minimo, ai vertici delle classifiche di vendita e non solo negli Stati Uniti. Basta questo a decretare il valore e la pregnanza artistica di un disco? Forse no, ma l’immensa popolarità di Tapesrty deve pur essere suffragata da qualche dato che vada oltre l’aspetto banalmente commerciale. E certamente lo è. Carole King è un’artista giovane ma già molto affermata nei circuiti musicali internazionali quanto pubblica l’album che darà una svolta definitiva alla sua carriera.
E’ il 1971; Carole e il marito Gerry Goffin sono noti da tempo al grande pubblico per essere gli autori di una formidabile serie di successi anni ’60. Le loro canzoni sono affidate agli Everly Brothers, Manfred Man, gli Animals, Gene Pitney e a molti tra i più grandi interpreti dell’epoca. Tapestry, che in poche settimane cattura l’attenzione degli appassionati di mezzo mondo, ripropone alcuni degli hit più famosi della coppia e mette finalmente in luce una realtà mai emersa prima: Carole King, oltre ad essere un autrice prolifica e originale, é anche un’ottima interprete. La sua voce delicata e magnetica conferisce una particolare intensità a brani già affermati come Will You Leave Me Tomorrow? e Smackwater Jack Water. Anche (You Make Me Feel Like) A Natural Woman, portata al successo da una straordinaria Aretha Franklin, assume una dolcezza pacata e dolente. Tapestry si caratterizza anche per gli arrangiamenti estremamente curati, nella loro apparente semplicità, e per la presenza di una canzone che oggi definiremmo”epocale” come You’ve got a Friend, ancor più nota nell’interpretazione fin troppo suadente di James Taylor. (Ida Tiberio)

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