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I nostri preferiti Rock JAMES BROWN - Live at the Apollo ’62 (Polydor 1963)
 

JAMES BROWN - Live at the Apollo ’62 (Polydor 1963) Hot

ImageDopo alcuni dischi che si limitavano a raccogliere i successi usciti su 45 giri, ma che avevano già entusiasmato la comunità black, James Brown si propose di immortalare su lp uno dei suoi show all'Apollo theater, in piena Harlem. Di fronte ai dubbi di Syd Nathan, il manager della King che non credeva alla possibile riuscita di un simile progetto, Brown decise di prodursi da solo: nonostante i limiti tecnici evidenziati da una registrazione approssimativa, quella sera Mr. Dynamite fu veramente esplosivo e riuscì nell’impresa di fotografare perfettamente tutta l’incredibile carica di energia di uno show dal vivo con quindici persone sul palco tra musicisti e coro (alcuni nomi: Les Buie alla chitarra; Al "Brisco" Clark e Clifford "Ace King" MacMillan al sax; Dickie Wells al trombone, e i Famous Flames con Bobby Byrd all'organo, Bobby Bennett e "Baby" Lloyd Stallworth alle voci).
Quando l'enfatico annuncio di Lucas “Fats” Gonder (altro organista della band) introduce le prime note di “I’ll go crazy” si comprende immediatamente l’atmosfera elettrica che si respira in sala, con le ragazze impazzite ed urlanti portate letteralmente al delirio dalla successiva “Try me”. D’altra parte il canto di Brown era quanto di più vicino ad un orgasmo si potesse immaginare e nei quaranta minuti immortalati dal disco, "the Godfather of soul" non molla mai la presa in un susseguirsi di hit, da “Think”, a "I Don't Mind" fino alla conclusiva “Night train”. E a oltre quarant'anni di distanza non possiamo che ringraziare l'intuizione di Brown che ci ha regalato uno dei più bei dischi dal vivo di tutti i tempi. (Danilo Di Termini)

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