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I nostri preferiti Rock BILLY JOEL - The Stranger (Columbia 1977)
 

BILLY JOEL - The Stranger (Columbia 1977) Hot

Image Newyorchese del Bronx, cresciuto a Long Island nei dorati anni del secondo dopoguerra, una passione per la boxe (come testimoniano i guantoni appesi nella foto di copertina) abbandonata dopo 22 incontri per il più tranquillo pianoforte, William Martin Joel non ha mai goduto in Italia dei favori della critica: troppo romantico, troppo popolare (e probabilmente anche poco tormentato). E poi il disco della consacrazione, il quinto da solista dopo due brevi esperienze con gli Hassels e i derivati Attila, arriva proprio nel 1977, quando il punk ha appena urlato tutto il suo disgusto verso una certa tradizione alla quale Joel, che si ispira dichiaratamente a Elton John e ai Beatles di Paul McCartney, sembra appartenere. Così “The Stranger”, prodotto da Phil Ramone, vende negli Stati Uniti 9 milioni di copie; ma la sua canzone più famosa, “Just The Way You Are”, è liquidata da Scaruffi, uno dei più attenti e attendibili critici del web, come una “serenata da night club”.

Invece è semplicemente una bellissima canzone d'amore impreziosita dal sax alto di Phil Woods che si aggiunge, solo in questo brano, alla band formata da Liberty DeVitto alla batteria, Doug Stegmeyer al basso, Richie Cannata ai fiati, Hiriam Bullock e Steve Kahn alle chitarre. Il brano, ripreso succcessivamente in versione borbottata da Barry White, raggiunge il terzo posto in classifica seguito, nel corso del 1978, da altri tre singoli: la divertente "Movin' Out (Anthony's Song)", "Only the Good Die Young" e "She's Always a Woman", una straordinaria ballad per cui non sembra inopportuno scomodare i fratelli Gershwin. Forse può bastare per riprovare ad ascoltarlo? (Danilo Di Termini)

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