Come sempre, Bob Dylan può contare su questa ragazza dalla voce vellutata, che interpreta con estrema efficacia la sua Tom Thumb’s Blues. Anche Donovan (bellissima la cover di Sunny Goodge Street), Randy Newman e i Beatles vengono “trattati” con classe e rispetto da Judy Collins. Ma In My Life si segnala soprattutto per la celebre versione di Suzanne, uno dei capolavori di Leonard Cohen, e per alcune scelte stilistiche alquanto raffinate. Judy Collins allarga gli orizzonti del proprio repertorio al teatro (Marat/Sade) e alla canzone francese (La Colombe, firmata da Jaques Brel) e lo fa con la stessa disinvoltura con cui padroneggia la musica folk. Particolarmente riuscito è anche l’omaggio a Bertold Brecht e Kurt Weill, un’appassionata rilettura di Pirate Jenny. La critica specializzata è concorde nel ritenere In My Life uno dei lavori più interessanti dell’intera carriera dell’artista americana. Per una volta, vale la pena di fidarsi di questo giudizio praticamente unanime. (Ida Tiberio)
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