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Eppure, alla fine degli anni settanta, il giovane musicista californiano si rivela capace di scrivere canzoni di raffinata bellezza, molte delle quali non avrebbero sfigurato nel repertorio dei song-writer americani più blasonati. Prima d pubblicare Meet Me at Crux, autentico gioiello della sua discografia, Dirk Hamilton realizza Alias I, un lavoro eccellente che mette in luce doti vocali e melodiche indiscutibili. L’album esce nel ’77 ed è un’affascinante sequenza di ballate dal sapore blues fortemente contaminate dalle sonorità folk delle provenienti dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda. Van Morrison rappresenta certamente una fonte d’ispirazione e un modello artistico importante per Dirk Hmilton, che comunque non rinuncia ad un approccio personale alla musica. La sua voce affascinante e profonda, ad esempio, non è assimilabile a quella di nessun altro cantautore della sua generazione. In The Ballad Of Dicky Pfird e In The Eyes Of The Night è facile cogliere l’eco di Astral Weeks, celebre capolavoro di Van Morrison, la passione per il blues, invece, si fa più evidente nelle note graffianti di The Classic Sweet Poze. Il talento vocale e melodico di Dirk Hamilton avvolge l’intero album, comprese le due magnifiche bonus tracks inserite nella recente ristampa. (Ida Tiberio)