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I nostri preferiti Rock MOJAVE 3 - Excuses For Travellers (4AD 2000)
 

MOJAVE 3 - Excuses For Travellers (4AD 2000) Hot

Image Un giornalista britannico trovò la definizione azzeccata e lo chiamò “new acoustic movement”. Non era troppo nuovo e nemmeno troppo acustico e forse nemmeno un vero movimento, ma il concetto attecchì. E’ comunque indiscutibile che il biennio 2000-2001 abbia coinciso con l’uscita di almeno una decina di bei dischi dai modi delicati.

 In alcuni casi si trattava di nomi nuovi (Kings Of Convenience, David Kitt, Tom McRae), in altri di musicisti attivi già da qualche anno, ma che in quel momento raggiungevano la loro pienezza artistica. E’ il caso dei Belle & Sebastian con “Fold Your Hands, Child, You Walk Like a Peasant”, degli australiani Sodastream con “Looks Like A Russian” e dei Mojave 3 con “Excuses For Travellers”. La formazione guidata da Neil Halstead e Rachel Goswell era nel 1996 sul fallimento commerciale degli Slowdive, piccoli eroi del  movimento “shoegazing” (suoni strumentali dilatati e occhi bassi a guardarsi le scarpe). Dopo due lavori dai toni sommessi, “Excuses For Travellers” mantiene inalterata una ragion d’essere malinconica fra Cowboy Junkies (“My Life In Art”) e Nick Drake (“In Love With A View”) aggiungendo passaggi più vivaci (“Return To Sender” alla Lindisfarne) e persino qualche fiato (“When You’re Drifting”). Le vere meraviglie del disco stanno tuttavia altrove. Sia “She Broke You So Softly” sia “Prayer For The Paranoid” sono perfette espressioni di uno strano stato d’animo che si potrebbe definire ‘sospensione del dolore’: non capendo quel che ci succede scriviamo una lettera, un racconto, una canzone per provare a stare a meglio. In gran parte se ne ricavano inutili melensaggini, in questo caso due capolavori. (Antonio Vivaldi)

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