Per quanto paradossale possa sembrare uno dei più bei dischi di country-rock americano mai ascoltati è stato inciso da un inglese. “Valley Hi” è il coronamento di un amore a distanza, l’amore per i grandi spazi e i grandi cieli del Colorado e della California, nato e cresciuto nell’angusta e grigia Inghilterra. Matthews è nella prima formazione dei Fairport Convention ed è lui a spingere il gruppo verso la canzone d’autore del nuovo continente, verso Gene Clark, Richard Fariña e Joni Mitchell (si ascolti in particolare “Heyday”, registrato nel 1968, anche se pubblicato solo anni dopo). La tendenza si accentua con gli album a nome Matthews’ Southern Comfort, da cui spunta anche un sorprendente numero 1 nei singoli britannici, guarda caso una versione di “Woodstock” della Mitchell. Se si è definito “Valley Hi” coronamento di un amore è perché il disco viene registrato finalmente a Los Angeles con la presenza di prestigiosi musicisti americani come l’ex Monkees Mike Nesmith, il violinista bluegrass Byron Berline e il suonatore di pedal steel Red Rhodes.La copertina interna spiega tutto: la foto di un cielo azzurro (forse alle prime luci dell’alba) su cui possono essere letti i testi delle canzoni. Ed è davvero limpido e azzurrino il timbro vocale di Matthews, capace di enfatizzare senza fatica la dolcezza di melodie quali “Propinquity” di Nesmith, “These Days” di Jackson Browne o “Seven Bridges Road” di Steve Young. Quanto ai suoni, sorprende come la precisione degli arrangiamenti non vada a discapito della loro amichevole calorosità: il travolgente tradizionale “Old Man At The Mill” farebbe morire d’invidia tutti i gruppi ‘no depression’ degli ultimi dieci anni. (Antonio Vivaldi)