Stampa
PDF
 
I nostri preferiti Jazz JON HASSELL - Power spot (Ecm 1986)
 

JON HASSELL - Power spot (Ecm 1986) Hot

ImageStrano destino quello del settantunenne trombettista statunitense: autentico caposcuola della tromba contemporanea (nel solco dell’ultimo Davis certo, ma fonte originale per Molvaer, Fresu, Henriksen, Isham, Truffaz, solo per citare i più famosi); precursore della contaminazione fin dai tempi del suo esordio del 1977, “Vernal equinox”; co-firmatario con Brian Eno nel 1980 di “Possibile Music: Fourth World vol.1”, un’opera seminale (definizione che spesso identifica un disco che tutti dovrebbero possedere e pochi hanno), archetipo del fenomeno world (e della sua degenerazione new age); e ancora autore di “City: Works Of Fiction” nel 1990, un altro capolavoro oscuro, tra groove, hip-hop, tribalismo, una sorta di colonna sonora per il primitivo futuribile di Baudrillard. Ma nonostante questo (e molto altro ancora, tra cui innumerevoli collaborazioni, da Ry Cooder a K. D. Lang), dai più è conosciuto per “Power spot”, sesto album della sua discografia. La produzione affidata a Brian Eno e Daniel Lanois e l’ingombrante presenza di Manfred Eicher, il guru dell’etichetta di Monaco, portano a una ridefinizione della musica verso una maggiore fruibilità.

A eseguirla un nonetto in cui spiccano Michael Brook alla chitarra, Eno al basso, Richard Horowitz alle tastiere: sette i brani, dal suono difficilmente riconducibile a un genere, in cui la tromba di Hassell assume i contorni di un fascio di luce improvvisa, pulviscolare, nel plumbeo tappeto percussivo offerto dall’elettronica. E in questi giorni, l’annuncio di un disco, nel 2009, a quattro anni da “Maarifa Street”, nuovamente con Ecm. (Danilo Di Termini)

{mos_sb_discuss:11}

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Giudizio complessivo*
Commenti
    Per favore inserisci il codice di sicurezza.
 
 
Powered by JReviews

Login