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I nostri preferiti Jazz JOHN ZORN - The Big Gundown (Nonesuch 1986)
 

JOHN ZORN - The Big Gundown (Nonesuch 1986) Hot

ImageOriginariamente uscito nel 1986 e ora rieditato in cd con l’aggiunta di sei titoli (tra cui una sublime versione per il violino di Mark Feldman, il violoncello di Erik Friedlander e la chitarra di Marc Ribot di “The sicilian clan”: ma come hanno potuto tenerlo fuori all’epoca?), “The Big Gundown”, omaggio alla musica da film di Ennio Morricone, è stato il primo disco del sassofonista newyorchese pubblicato da una major. Arrivò dopo le prime incisioni per la Parachute Records (oggi disponibili nell’omonimo cofanetto da sette cd) e prima di dischi come “Spy vs Spy “, “News For Lulu” o “Naked City” che agli inizi degli anni ’90 lo consacrarono come una delle personalità più importanti e multiformi della musica contemporanea.

Tutta la crema dell’avanguardia dell’epoca, sfila nelle formazioni che si alternano nei singoli brani, da Bobby Previte a Cyro Baptista, da Bill Frisell a Arto Lindsay e Tim Berne, assicurando una molteplicità di timbri e colori senza eguali: ogni tema è restituito fedelmente e al contempo, completamente stravolto, ma sempre con maniacale attenzione filologica: ad esempio nel brano che dà titolo all’album, dalla colonna sonora di “La resa dei conti” (uno spaghetti western del 1967 diretto da Sergio Sollima con Lee Van Cleef e Tomás Milian) dopo sei minuti, quando il brano volge al termine, si ascolta un breve accenno a “Per Elisa” che nel film scandiva la fasi finale di un duello. Impossibile non apprezzare la japan version di “Giù la testa” o il soul-jazz di “Erotico” con John Patton all’organo Hammond o la posseduta vocalità di Diamanda Galás in “La classe operaia va in paradiso”. Imperdibile.  (Danilo Di Termini)

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