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I nostri preferiti Jazz ARCHIE SHEPP - Mama Too Tight (Impulse 1967)
 

ARCHIE SHEPP - Mama Too Tight (Impulse 1967) Hot

ImageNato a Fort Lauderdale, ma cresciuto a Philadelphia, Archie Shepp si trasferisce a New York nel 1960 dove conosce Cecil Taylor con cui realizza le sue prime incisioni e fonda, insieme a Don Cherry e John Tchicai, i New York Contemporary Five. Nel 1964 John Coltrane lo porta all’Impulse per il rispettoso debutto di Four for Trane; tre anni e qualche disco dopo (e una partecipazione alle sessioni di A love supreme e Ascension) Shepp è già in grado di produrre uno dei capisaldi dell’improvvisazione radicale di quel ruggente decennio. Il 19 agosto 1966 riunisce negli studi di Englewood Cliffs di Rudy Van Gelder, un ottetto formato da Tommy Turrentine (tromba) Grachan Moncur III e Roswell Rudd (tromboni) Howard Johnson (tuba) Perry Robinson (clarinetto) Charlie Haden (contrabbasso) e Beaver Harris (batteria). A Portrait Of Robert Thompson, (As A Young Man) introdotta da una furiosa improvvisazione collettiva che riaffiora periodicamente durante i diciotto minuti del brano, è una suite che comprende Prelude to a kiss dell’amato Ellington, la nostalgica The break strain – king cotton e la tradizionale e fanfaronesca Dem basses.

La seconda facciata presenta una sorta di omaggio a James Brown (Mama too tight) testimone di un amore per il rhythm and blues che non si estinguerà mai nel corso degli anni; Theme For Ernie, struggente ballad dedicata da Fred Lacey alla scomparsa di Ernie Henry e incisa da Coltrane in Soul trane e qui restituita dal sax tenore di Shepp con un arrangiamento degno di Ellington; e Basheer, un ritorno più melodico al free d’apertura. Disco consigliato, ma non per deboli di cuore. (Danilo Di Termini)

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