GARY BURTON QUARTET
MERCOLEDI 23 LUGLIO
Arena del Mare, Porto Antico
Gary Burton - vibrafono
Pat Metheny - chitarra
Steve Swallow - basso
Antonio Sanchez - batteria
Era il fiore all’occhiello di quest’edizione di Gezmataz e il pubblico genovese ha risposto come l’evento meritava (anche se qualche posto all’Arena del Mare ancora c’era). In fondo si trattava del ritorno di Pat Metheny, uno che mette d’accordo ogni tipo di pubblico; o quasi, perché al jazzofilo puro, tanta produzione del chitarrista del Missouri proprio non va giù. La domanda che state per fare è lecita: ma il concerto non era a nome del vibrafonista Gary Burton, colui che più di una trentina di anni fa fece esordire Metheny in un gruppo in cui anche allora al basso c’era Steve Swallow? Vero, ma alla resa dei conti la serata è stata un one-man show dell’inarrestabile Pat che ha dialogato con tutti gli altri membri della band (tra cui si è distinto un gigantesco Antonio Sanchez, di cui in questo sito abbiamo lodevolmente recensito il recente “Migration”), si è ritagliato il suo spazio in solitudine e ha fatto anche da padrone della serata annunciando “B & G (Mid- western Nights Dream)”, un brano tratto da “Passengers”, disco ECM del novembre 1976 in cui i tre avevano incrociato gli strumenti per la seconda volta dopo l’esordio in “Ring”. E Burton? Lui, ineffabilmente abbigliato come un turista americano in vacanza, punteggiava con il suo vibrafono il torrente di note che gli arrivavano dal suo ex-pupillo, salvo ritirarsi ogni tanto su uno sgabellino di lato per ascoltare il tutto (o guardare le navi che sfilavano costeggiando il molo). Insomma: l’annosa questione sul valore di Metheny è destinata a rimanere ancora una volta senza risposta. Il suo abituale sound vagamente romantico e funambolico al contempo, avrà strabiliato e deliziato i suoi; per gli altri, i soliti dubbi di sempre. (Danilo Di Termini)
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vedi sotto altre foto del concerto scattate da Alberto Terrile
