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MORGENGRUSS - Same MORGENGRUSS - Same Hot

MORGENGRUSS - Same

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Titolo
Same
Anno
Casa discografica

I Morgengruss – nome che i conoscitori dei Popol Vuh subito identificheranno – sono il progetto in chiave solista di Marco Paddeu (Demetra Sine Die e Sepvlcrvm). Questo primo capitolo, che esce per la volitiva e sempre ottima Taxi Driver di Genova, è un gioiello luminescente in sette tracce, con riverberi che paiono provenire dal profondo del cosmo e un intimismo lirico di rara intensità. Forza evocativa e suggestione spaziale sono le parole d'ordine del folk-drone di Morgengruss, un progetto coltissimo (tra le fonti di ispirazione, anche la poesia di William Butler Yeats). Escursioni floydiane prima maniera, fiati vagamente magmiani, arpeggi acustici e post-sludge di ascendenza Neurosis si candidano ad essere punti di riferimento per orientarsi nella galassia Morgengruss, dove atmosfera, suono e ricerca melodica – la prestazione vocale di Marco è sentitissima, sofferta – declinano trame senza tempo, che affondano le loro radici nell'ancestralità di certo kraut rock, per rileggerne schemi e retaggio in modo assolutamente libero, senza alcun vincolo di sorta, nella costante tensione verso la pura espressione timbrica: coinvolgente, sontuosa e tuttavia quotidiana. Fondamentale al riguardo l'uso fatto – sempre da Paddeu, coadiuvato da amici ed ospiti – del sintetizzatore Korg MS20. Pure l'artwork – fantascientifico ed esoterico, insieme – è stupendo, così come il corredo fotografico.

A margine di questa uscita, abbiamo potuto incontrare il leader del progetto, per farci raccontare un po'.
1) Marco, sbaglio oppure vi è una ispirazione che guarda al passato, in questa tua nuova e personalissima realizzazione? Colgo echi kraut...
Giusto. Ho sempre ascoltato molta musica del passato, soprattutto anni 60 e 70 dove si sono raggiunti picchi massimi di creatività. La scena tedesca del kraut-rock è stata forse quella che ha spinto maggiormente l'acceleratore verso un'approccio innovativo o comunque fuori dagli schemi. Quindi penso ai Can, Neu!, Amon Duul II, Popol Vuh, Tangerine Dream, Cluster ecc ecc.
2) Come è nato il progetto Morgengruss e a cosa vuoi dare voce attraverso esso?
Morgengruss nasce dalla volontà di scrivere musica lenta e "distante" ispirata da immagini. Sostanzialmente do voce a ciò che mi fa stare bene quindi un 'emozione forte, un'immagine, un'opera d'arte possono essere tutti veicoli attraverso cui può nascere un'idea da mettere in musica, io sono solo un tramite.
3) Quali sono le principali differenze, rispetto ai tuoi precedenti lavori con Demetra Sine Die e Sepvlcrvm?
Demetra Sine Die è un progetto "rock-oriented" basato su una formazione a tre basso, chitarra e batteria. A tal proposito il terzo disco è in pre-produzione e sarà una bella sorpresa perchè piuttosto differente da quanto fatto in passato. Sepvlcrvm è un duo che stravolge le convenzioni per portarle ad una dimensione atemporale. Morgengruss sottrae ancora un elemento di conseguenza la differenza con gli altri è che forse è il progetto che più riflette ciò che sono, almeno credo...
4) Ascoltandoti si percepisce quanto sia per te importante il SUONO, oltre alla sola e semplice melodia...
Hai ragione. Ho sempre posto molta attenzione a questo aspetto, la timbrica di un amplificatore valvolare piuttosto che un synth vintage hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle atmosfere del disco. Il suono nella sua componente più primitiva e spirituale è elemento che caratterizzerà sempre le composizioni a nome Morgengruss.
5) Come componi, solitamente?
Quasi sempre la chitarra acustica è il primo approccio alla composizione. Di solito tendo ad appuntarmi idee che andranno in seguito a sviluppare uno scheletro iniziale.
6) La tua pare musica per immagini in movimento, da ascoltarsi con tutti i sensi attivati. Sei d'accordo?
Concordo. Anzi ti dirò che spesso mi piace scrivere all'aperto dove posso osservare un determinato scenario o anche suonare su vecchi film a cui tolgo il sonoro.
7) Per i Demetra utilizzasti William Blake, ora Yeats. Vuoi dirci qualcosa circa il tuo rapporto con la poesia inglese?
La poesia inglese, in particolare il romanticismo, è una passione che nasce ai tempi del liceo. L'idea di usare il testo di "To An Isle in the Water" mi venne qualche anno fa a Dublino dove ho avuto l'occasione di vedere una bella mostra dedicata a Yeats. Comprai un paio di raccolte di suoi poemi e da li a poco la musica seguì il testo.
8) Hai da poco pubblicato il nuovo Sepvlcrvm: ce ne vuoi parlare?
La musica che puoi sentire su "Vox in Rama", il secondo disco di Sepvlcrvm, si concretizza grazie al tramite di rituali ed è la rivelazione del nostro percorso di ricerca. E' meditazione essa stessa e, contemporaneamente, il risultato della meditazione. In Sepvlcrvm non esiste musica senza ricerca. Tutto è il risultato di un profondo lavoro di introspettiva elaborazione. Sia per "Hermeticvm" ed ancor più per "Vox in Rama" la volontà è stata quella di creare musica che trasporti lo spirito altrove, che crei una via di fuga. Lo facciamo principalmente per noi stessi perché ci fa star bene ma se lascia sensazioni analoghe ad altre persone non possiamo che esserne felici.
9) Progetti futuri?
Sicuramente registrare il prossimo disco per Demetra Sine Die. Crediamo molto in questo progetto e rappresenta una svolta sotto molti punti di vista. Per quanto riguarda Morgengruss ho già un po di materiale da parte per il prossimo lavoro e a breve gireremo il video per Vena il brano decisamente più scuro del disco. (Davide Arecco)

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