Nei precedenti due dischi i Menomena hanno cercato di sistemare i tasselli di un'inedita quanto intrigante grammatica musicale in modo da forgiare le loro eclettiche sperimentazioni per restituirle in forma di canzoni. L'operazione risulta completamente riuscita in questa terza e attesa prova. Ogni brano appare un capitolo a sé, che sorprende a ogni ascolto, evidenziando la personalità originale del trio di Portland che arriva in questo momento alla definitiva consacrazione. Gli episodi più convincenti sono senz'altro la traccia di apertura Queen Black Acid, con la sua irresistibile linea melodica, e la successiva TAOS, un rock trascinante e psichedelico. Il resto del disco è un coraggioso addentrarsi in territori sconosciuti quanto affascinanti, che fa ben sperare per il futuro di una delle band più interessanti degli ultimi tempi. (Mauro Carosio)
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