Trombonista raffinato e coraggioso questo giovane Alessandro Tedesco, profondo conoscitore del linguaggio jazzistico sul proprio strumento, a partire dalla lezione di grandi maestri del passato come J.J. Johnson e Curtis Fuller, esponenti di quella sofisticata scuola trombonistica che prediligeva la ricerca di un elaborato fraseggio piuttosto che di un suono ruggente. Qui lo troviamo alla guida del suo quartetto "a bassa frequenza", manipolo di scapicollati sperimentatori campani, completato dal chitarrista tardo o neo prog Giovanni Francesca e dagli eclettici Davide Costagliola al basso e Stefano Costanzo alla batteria. Tutti quanti salpati su un'ideale antica trireme, come suggerisce la simpatica copertina del cd, alle prese con un vero e proprio viaggio sonoro da intraprendere e nel tempo disvelare. Un itinerario, un percorso musicale imprevedibile, degno di quella mitica impresa argonautica, cui il titolo del progetto fa orgoglioso e autoironico riferimento. Un gruppetto di smaliziati jazzisti, capace di svariare con naturalezza e repentinità dalle acustiche classicità del più canonico o più avanguardistico linguaggio jazzistico ad inaspettate e suggestive atmosfere roccheggianti fino ad uno straniante e pertinente utilizzo dell'elettronica. Come mettere insieme Curtis Fuller, i Camel, Lester Bowie, i Radiohead dell'androide paranoide, pillole di funky metafisico, e parecchio altro ancora ovviamente. Molta densità, quindi, tante influenze e contaminazioni alla ricerca di un rinnovato idioma jazzistico in grado di tracciare ulteriori vie e strade da percorrere. Il tutto però dispensato con un'eccezionale leggerezza, con quella dose di incosciente allegria o ricercata spensieratezza tipica delle anime partenopee. Un ottimo disco - sostanzialmente costituito da interessanti composizioni dello stesso Tedesco - edito da questa giovane etichetta del nostro troppo bistrattato sud, stretta emanazione del Pomigliano Jazz Festival e della sua ardimentosa filosfia, tesa all'abbattimento degli steccati in musica. Un documento sonoro intelligente e davvero divertente, espressione di un'antica civiltà che sa guardare al futuro. (Marco Maiocco)
Jazz
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ALESSANDRO TEDESCO / LOW FREQUENCY QUARTET - Argonauta
ALESSANDRO TEDESCO / LOW FREQUENCY QUARTET - Argonauta
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Argonauta
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Opinioni inserite: 1
ALESSANDRO TEDESCO / LOW FREQUENCY QUARTET - Argonauta
2011-07-12 09:22:01
giusy
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Opinione inserita da giusy 12 Luglio, 2011
Gran bella recensione, davvero. E questo disco la merita.
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10
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