Abracadabra è il titolo dell'unico disco del 2003 dei Soft Works, uno dei mille torrenti scaturiti dal gran fiume dei Soft Machine. Soft Heap, Soft Machine Legacy, Soft Works, Matching Mole sono tutte (splendide) e degne effervescenze di una stagione memorabile iniziata allo scorcio dei '60, quando la “macchina morbida” condivideva il palco con la primissima formazione dei Pink Floyd allUfo Club di Londra. E peraltro anche ora una più che legittima formazione dei Soft Machine esiste ancora. Soft Works convogliava le consistenti energie di Elton Dean, saxello (il piccolo soprano ricurvo), contralto, piano Fender, Allan Holdsworth, uno dei più talentuosi chitarristi che la scena degli anni '70 abbia prodotto, Hugh Hopper al basso e John Marshall alla batteria. Tre su quattro non ci sono più, purtroppo. Leonardo Pavkovic della benemerita MoonJune (etichetta con titolo softtmachiniano, peraltro) ha ritrovato i nastri di un concentratissimo concerto ad Osaka dei Soft Works. Attento restauro del suono, per ridare spazialità e consistenza a quanto era in ombra, ed ecco il magnifico risultato. Per gli amanti del suono Soft Machine una festa, per tutti gli altri, comunque, una scoperta necessaria. (Guido Festinese)