Le redini dell'orchestra che trasmetteva musiche impossibili da un posto impossibile per ascoltatori possibili, dopo la scomparsa di Simon Jeffes, inventore dell'ensemble musicale del Caffé Pinguino, sono da diversi anni nelle mani del figlio Arthur. Che, giustamente, dovendo scontare la maledizione dei figli d'arte che ricalcano le orme paterne si muove sì su quelle tracce, ma con il doppio d'attenzione. Tradotto in musica, significa che le note pinguiniane come le concepisce Arthur potrebbero tranquillamente passare il vaglio di qualsiasi pinguinofilo, e sicuramente fanno sorridere sulle papà Simon. Al solito qui educatissimi legni inglesi e ukulele, cuatro e harmonium, chitarre e melodiche, per un flusso pinguino di pentagrammi che sanno di minimalismo e mariachi, musica barocca e jazz da camera. Il titolo? Dalla celebre opera esoterica di Jung, e preso a caso. Nel caso dei Pinguini: per deliberata scelta. (Guido Festinese)
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PENGUIN CAFE - The Red Book
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PENGUIN CAFE - The Red Book
2015-01-04 19:00:38
Guido Festinese
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