Se dovessimo indicare uno stile antitetico alla sobria, scarnificata essenzialità del trance boogie blues di John Lee Hooker, pur mantenendo la rotta in solide coordinate blues, un nome verrebbe alla mente: Buddy Guy. Tanto “the Hook” era dedito alla sottrazione ed al “mumble” minimale, tanto Buddy Guy, tutt'ora vivo e e vegeto, del blues ha una concezione spumeggiante e sudata, febbricitante e carica di suono, anche distorto: appena il caso di ricordare il furioso “bending” cui il Nostro sottopone le corde. Ha influenzato Hendrix, Clapton, Vaughan, ma a volte è bene tornare a ascoltare lui, il vero maestro: specie in cd come questo, che raccoglie materiale raro da diverse etichette storiche, tra il 1958 ed il 1963, ed accanto a Guy c'era gente come Otis Rush, Willie Dixon, Otis Spann, e sezioni fiati stellari, come si suol dire. L'inizio di tutto, insomma. (Guido Festinese)
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BUDDY GUY - First Time I Met The Blues
BUDDY GUY - First Time I Met The Blues
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BUDDY GUY - First Time I Met The Blues
2015-04-12 18:52:05
Guido Festinese
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