Musica italiana
Leggere tra i titoli di un disco “Bella Ciao” e “Creuza de Ma” può ingenerare una certa apprensione: troppi misfatti sono stati perpetrati nel nome dell’inno partigiano e di Fabrizio De André. Invece al ligure di nascita e giramondo per necessità (o forse anche inclinazione, a giudicare dalla quantità di luoghi eletti a dimora e ispirazione, dalla Scozia al Brasile, dal Canada alla Francia) riesce una rilettura coerente e autentica (per “Bella Ciao” si tratta in realtà di una traduzione in inglese. che non dispiacerebbe a Billy Bragg). Gli altri brani, tutti originali, fanno emergere una capacità cantautorale fuori dal comune, senza finte tristezze e compiacimenti; ma Bonifacio è anche un chitarrista versatile (le citazioni jazz di “Pigalle”, due brani strumentali eterei e celesti come “Archways 45” e “46”) e virtuoso (senza mai scadere nel tecnicismo fine a se stesso) oltre che un ottimo assemblatore di musicisti come dimostrano i dodici compagni di strada coinvolti. E per finire un’incisione equilibrata e limpida per un esordio davvero convincente. (Danilo Di Termini)
Sesto album per i Giardini Di Mirò che contiene le musiche originali ispirate dal film di Nino Oxilia "Rapsodia Satanica", realizzato nel 1917 ed interpretato dalla diva del cinema muto Lyda Borelli. Nuovo album a tutti gli effetti quindi e non un progetto speciale, “Rapsodia Satanica” è un componimento estremamente libero, suonato con un piglio luciferino, dove le componenti tipiche della rapsodia, dell'improvvisazione, della libertà compositiva e delle variazioni ritmiche ed armoniche sembrerebbero promanare da Mefisto in persona. "Rapsodia Satanica" è una lunga suite strumentale che riporta in musica la voce di un moderno rapsodo, con il suo canto tra lirismo ed epicità. Le registrazioni fatte per lo più in presa diretta, limitando al massima le sovra‐incisioni, testimoniano e rafforzano l'intento di dare al suono una terza dimensione, quasi dovesse uscire dal disco ed accerchiare l'ascoltatore. Per la band non si tratta della prima esperienza di questo tipo; ma diversamente delle esperienze precedenti le musiche di “Rapsodia Satanica” introducono nuovi elementi, si sentono influenze blues, sonorità mediterranee e orientali, influenze di musica contemporanea e ambient, il tutto all'interno di quelle trame musicali che caratterizzano il suono dei Giardini di Mirò sospeso tra post rock, elettronica, psichedelia e noise. Un amalgama sonoro razionale ed epico tra cuore e cervello. Nel disco suonano Jukka Reverberi (chitarra, basso, elettronica, armonica, voci), Corrado Nuccini (chitarra, elettronica), Emanuele Reverberi (violino, tromba, saz, campane) Luca di Mira (pianoforte, tastiere), Andrea Mancin (batteria) Lorenzo Cattalani (batteria), Mirko Venturelli (basso)
CD in vendita da Disco Club a partire da mercoledì 17 settembre 2014 al prezzo di 15,50 €
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